Incidente Saras/ Dubbi su cause: asfissia o gas tossici

Potrebbero essere morti per asfissia, quindi per mancanza di ossigeno nell’accumulatore in cui erano entrati, e non per esalazioni tossiche, i tre operai rimasti uccisi oggi in un incidente sul lavoro nella raffineria Saras di Sarroch. Lo riferisce il medico dell’impianto che è stato il primo a prestare soccorso alle vittime e ad alcuni sindacalisti.

L’accumulatore, destinato a contenere gasolio, non era attivo dal primo maggio scorso perchè in manutenzione (affidata a una ditta esterna, la Comesa di Sarroch, di cui erano dipendenti i tre operai deceduti).

Qualche giorno fa, sempre secondo quanto riferito dai colleghi delle vittime e da fonti sindacali, il megaserbatoio era stato bonificato con azoto, attività che potrebbe aver ridotto la quantità di ossigeno al punto da causare la morte dei lavoratori.

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