Incidenti montagna, Aosta: in salvo dopo una notte vicino al compagno morto

AOSTA – Dopo una notte trascorsa a 3.400 metri di altitudine vicino alla salma del compagno morto, e' stato recuperato oggi Mihal Sabovcik, di 24 anni, alpinista slovacco rimasto bloccato dal maltempo sul massiccio del Monte Bianco. L'intervento dell'elicottero del Soccorso alpino valdostano e' scattato alle 6.30 e si e' concluso alle 8. Dopo il trasporto a Courmayeur dell'alpinista sopravissuto, le cui condizioni di salute sono buone, le guide e gli uomini della guardia di finanza di Entreves hanno anche recuperato la salma dell'amico e connazionale Jan Cech, di 40 anni, morto ieri sera, dopo alcune ore di agonia. La vittima, il cui corpo si trova ora all'obitorio del cimitero di Courmayeur, ha riportato gravi traumi in una caduta di un centinaio di metri dai Rochers du Reposoir, sulla parete Nord delle Grandes Jorasses. Secondo quanto ha riferito l'uomo recuperato oggi alla guardia di finanza, i due alpinisti erano impegnati in una discesa dalla parete. In una sosta, Cech si e' slegato e, inciampando, e' precipitato. Raggiunto il compagno ferito Sabovcik ha dato l'allarme. Le operazioni di soccorso sono scattate alle 15 di ieri, quando le cattive condizioni meteorologiche impedivano il volo degli elicotteri. A causa di problemi di lingua (lo scalatore parla uno stentato inglese) in un primo tempo sembrava che si trattasse di un incidente non grave ma in serata ha contattato il Soccorso alpino slovacco comunicando il decesso. L'informazione e' stata poi girata in Italia dove una squadra di soccorritori (composta da guide del soccorso alpino valdostano e della guardia di finanza) stava tentando di raggiungere a piedi i due slovacchi. La cordata a causa della scarsa visibilita' e' stata costretta a fermarsi nella notte al rifugio Boccalatte (2.800 mt) e questa mattina e' rientrata a valle.

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