Incontro segreto Obama – Navy Seals

NEW YORK 6 MAG Nessun testimone – NEW YORK, 6 MAG – Nessun testimone esterno, nessuna conferma ufficiale, ma non c'e' nessun dubbio, tutto grazie a una mini-fuga di notizie pilotata dalla Casa Bianca: il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha in programma oggi un incontro, segretissimo, con i Navy Seals, per ringraziare gli agenti speciali che hanno condotto, con successo, il raid contro Osama bin Laden, uccidendo nella notte tra domenica e lunedi' il leader di Al Qaida nel suo compound pachistano di Abbottabad. Operazione a proposito della quale, in un'anticipazione di una intervista che andra' in onda domenica, Obama ha detto che Bin Laden e' stato sepolto in mare in modo ''rispettoso'', aggiungendo: ''Penso che abbiamo gestito la vicenda in maniera appropriata''. La Casa Bianca ha fatto sapere che Obama vede nel pomeriggio (in serata in Italia) alcuni dei partecipanti al raid in una base militare di Fort Campbell, in Kentucky, dove i servizi speciali hanno sede. Ovviamente non ci sara' alcuna foto perche' sono agenti anonimi e invisibili, e non emergera' nessun nome, neppure in codice, negli incontri dopo il suo discorso pubblico. Una fonte anonima ha detto che ''il presidente ha incontrato l'ammiraglio (William) McRaven alla Casa Bianca mercoledi', per ringraziarlo personalmente nello Studio Ovale, e avra' l'opportunita' di ringraziare privatamente venerdi' a Fort Campbell alcuni degli operatori speciali coinvolti nell' operazione''. McRaven, lui stesso un ex Seal, e' il capo del segretissimo Joint Special Operations Command (Jsop), il comando che ha gestito il blitz di Abbottabad. Complessivamente i Seal dell'operazione sarebbero poco piu' di una decina e si pensa siano tornati negli Stati Uniti mercoledi'. Obama, secondo alcune fonti non vede solo loro, ma tutti gli uomini coinvolti nel blitz, che complessivamente, sarebbero tra gli 80 e i 160 circa, a seconda delle fonti. Secondo la stampa americana, il commando che ha condotto il blitz contro Osama fa parte dell'ancora piu' segreto Team 6: e' talmente segreto che le sue missioni non vengono mai confermate. Secondo la ricostruzione del Wall Street Journal, e' una delle prime volte in assoluto che una operazione di questo tipo viene organizzata in Pakistan. I Seal, infatti, operano generalmente in Afghanistan, dove le squadre sarebbero addirittura una ventina, composte da un minimo di 10 uomini ad un massimo di 100. Complessivamente avrebbero condotto migliaia di operazioni dal 2009, uccidendo circa 3.200 nemici, soprattutto talebani, e catturandone circa 8 mila. Il primo raid in Pakistan era stato autorizzato dall'allora presidente degli Stati Uniti George W. Bush nel 2008, per catturare un militante di Al Qaida, che ha poi fornito informazioni utili. Ma le autorita' di Islamabad avevano minacciato la rottura, e la Casa Bianca aveva escluso nuovi interventi di questo tipo, con l'eccezione di una eventuale operazione destinata a catturare o a uccidere Bin Laden. Prima del raid della notte tra domenica e lunedi' non e' in realta' dato sapere se Obama ne abbia autorizzati altri in Pakistan, anche perche' gli Usa hanno spesso minacciato di farlo per esercitare pressioni, senza dare poi seguito. Al Jsoc di Fort Campbell fanno capo, oltre ai Seal del Team Six, la mitica Delta Force, piu' lo squadrone speciale tattico dell'Air Force. Il loro budget non e' noto. Generalmente i responsabili del Team 6 finiscono in posti di comando militari di primo livello. E' successo per esempio al generale Stanley McChrystal, diventato ex comandante Usa e Nato in Afghanistan, ma dimessosi dopo una esplosiva intervista alla rivista Rolling Stone.

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