NEW DELHI – La stampa indiana ha rilanciato oggi dubbi sulla data (24 aprile) della morte del santone Sai Baba, sepolto ieri al termine di una cerimonia religiosa nel suo ashram di Puttaparthi, dopo che e' emerso che la cella frigorifera in vetro utilizzata per tenere per alcuni giorni il cadavere e' stata ordinata e consegnata all'inizio di aprile. Lo scrive oggi The Times of India. Nei giorni scorsi i media indiani hanno segnalato l'esistenza di forti tensioni fra i membri della Sathya Sai Central Trust, la Fondazione che amministra il ''tesoro'' di Sai Baba del valore di svariati miliardi di euro, e che potrebbero teoricamente aver consigliato di ritardare l'annuncio del decesso dell'Avatar (incarnazione di Dio) che aveva 85 anni. Il fatto e', nota il giornale, che il guru fu ricoverato per problemi polmonari e renali in ospedale il 28 marzo, e solo il 15 aprile i medici lanciarono un allarme sul peggioramento delle sue condizioni di salute. Ma ieri i responsabili dell'impresa Kumar and Co. International di Coimbatore hanno riconosciuto durante la diretta tv la cella frigorifera da loro prodotta, venduta il 4 aprile e consegnata a Puttaparthi il giorno successivo. ''Non sapevamo che la cella di vetro era destinata a Sai Baba'' ' ha dichiarato ai giornalisti Lakshmi, proprietaria della societa' – ma non c'e' dubbio che e' la stessa da noi consegnata piu' di tre settimane fa''.
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