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Internazionali di tennis Roma, attacchi del New York Times: il Sud Italia “pieno di cani randagi”

Internazionali di tennis Roma, attacchi del New York Times: il Sud Italia “pieno di cani randagi”. Fuoco “amico” (mica tanto) sullo sport italiano. Due “perle” fresche, fresche.

Il New York Times contro Roma, il mitico manager di Evenepoel contro il Giro d’Italia al Sud.
Due attacchi ingenerosi, al limite dell’insulto. Due sassate tra il villano e il volgare. Parole che manco il provocatore vegetariano e tuttologo  Red Ronnie direbbe nel suo “Roxy Bar”. Parole che si sentono al massimo nelle serate etiliche del Club del mezzo litro alla quarta bottiglia di Barbera d’Alba. Al dunque. Partiamo da lontano ma facciamo presto.

NEW YORK TIMES CONTRO GLI INTERNAZIONALI DI ROMA

L’autotevole quotidiano americano ha messo nel mirino gli Internazionali di tennis, in corso (peraltro magnificamente)  al Foro Italico di Roma. Al foglio Yankee non va giù la differenza che c’è nel montepremi tra uomini (8.637.966 totali) e donne (3.572.618). Un gap ritenuto troppo grande. E, soprattutto, anacronistico.

In altri prestigiosi tornei si  è già corso ai ripari, vedi la California (Indian Wells), la Florida (Miami), financo la Spagna (Madrid). Insomma che aspetta Roma ad annullare lo stridente “gender gap”?

Cari cowboy della Grande Mela, cari guardiani da sofà, portate pazienza. Un consiglio: informatevi meglio. Con tutto il rispetto di uno scriba di campagna. La Federazione del tennis italiano ha già  comunicato tempo fa (parola del presidente Biraghi) che il problema della “disparità salariale” sarà quanto prima risolto grazie allo sponsor BNL. Contenti?

PATRICK LEFEVERE CONTRO IL GIRO D’ITALIA

Il leggendario  guru belga, 68 anni, guida del campione del mondo Evenepoel nonché general manager della corazzata  Soudal Quik-Step (115 vittorie  dal 2003 nei grandi Giri),  ai microfoni di Rai Radio 1, ha attaccato il Giro d’Italia sulle strade del Sud paragonandole “alla Colombia”.

Tutta colpa di un cane randagio che ha fatto cadere il suo pupillo Evenepoel. Lefevere ha ripetuto alla Radio Belga:” Non è bello che accadano cose del genere. Sul percorso ho visto almeno 15 cani randagi. Due meticci, ad esempio, si sono fatti strada tra la folla. Questo è tipico del sud Italia. Mi pareva, e non voglio esagerare, di essere in Colombia “.

Non si è fatta attendere la replica di Paolo Bettini, già campione olimpico e al Giro:” Patrick dice sempre quello che pensa, lui è così. La realtà è che le Strade del sud sono difficili non per i cani ma per le buche o per l’asfalto e se cade qualche goccia ecco che si cade. Quello che è successo a Evenepoel è accaduto in Francia, nel sud della Spagna, un po’ ovunque. Sono le difficoltà di una gara difficile di tre settimane come il Giro d’Italia. Sono cose che capitano e che fanno parte del gioco. Le metti nel conto”.

Caro Patrick le offese al Sud sono inaccettabili. Gratuite. Fattene una ragione.

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