Iran/ ”Ai dimostranti arrestati verrà impartita una dura lezione”, minaccia funzionario ministero Giustizia

Un funzionario del ministero della Giustizia iraniano, Ebrahim Raisi, ha minacciato alla televisione di stato che ”ai dimostranti arrestati durante gli avvenimenti dei giorni scorsi verrà impartita una dura lezione, quella che si meritano”. Raisi ha aggiunto che essi ”dovrebbero essere trattati in modo esemplare, ed a farlo ci penserà la magistratura”.

Autocarri e poliziotti in assetto antisommossa sono dislocati martedi nelle principali piazze di Teheran, ma ancora nel tardo pomeriggio (ora locale) non vi sono segni di imminenti, uleriori proteste.

Il leader dell’opposizione Mir Hossein Mousavi ha esortato gli iraniani a condurre ceriminie religiose giovedi in memoria dei dimostranti uccisi durante le proteste seguite alle contestate elezioni presidenziali del 12 giugno in cui è stato riconfermato Mahmoud Ahmadinejad. I disordini sono stati i più violenti dalla rivoluzione del 1979 che estromise lo scià Reza Pahlevi.

Durante le proteste sono stati effettuati centinaia di arresti, vi sono state altre centinaia di feriti e un numero di morti che è tuttora indefinito.

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