Lo speaker del parlamento iraniano Ali Larijani ha dichiarato sabato sera alla televisione di stato IRIB che ”alcuni membri del Consiglio dei Guardiani hanno appoggiato un certo candidato” alle elezioni presidenziali del 12 giugno, a quanto riferisce il sito iraniano presstv.ir.
Larjani ha aggiunto che ”la maggioranza della popolazione crede che i risultati elettorali siano diversi da quelli annunciati” che hanno assegnato la vittoria al presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad” e decretato la sconfitta del candidato riformista Mir Hossein Mousavi.
”L’opinione di questa maggioranza dovrebbe essere rispettata e una distinzione dovrebbe essere fatta tra la maggioranza e chi ha fatto ricorso alla violenza”, ha poi dichiarato Larijani sul sito a lui vicino Khabaronline.
”Il Consiglio dei Guardiani dovrebbe cercare in tutti i modi di ripristinare la fiducia della gente e convincere i dimostranti che le loro accuse di irregolarità elettorali verranno attentamente esaminate”, ha aggiunto Larijani.
Lo speaker del parlamento, rilevano gli osservatori, ha quindi messo in dubbio la vittoria di Ahmadinejad e criticato la repressione che ieri secondo svariate fonti di informazione ha causato la morte di numerose persone. La Cnn parla di un bilancio di 19 morti, che potrebbero però essere in realtà 150.
Dal canto suo Mousavi ha lanciato una diretta sfida alle autorità governative dicendo che l’Iran deve essere purgato da quelle che ha definito ”bugie e disonestà”. Secondo il leader riformista le elezioni si sono svolte in modo fraudolento e per raggiungere questo obiettivo le autorità ”si sono preparate per mesi” prima della consultazione.