Iran/ Scontri nelle strade di Teheran: cinque morti tra sabato e domenica, almeno un morto in queste ore. Mousavi ha chiesto formalmente l’annullamento delle elezioni. L’ayatollah Ali Khamenei e il Consiglio dei Guardiani in dieci giorni si pronunceranno

teheran_manifestazione
Nonostante i divieti imposti dalle autorità, sono centinaia di migliaia i sostenitori del candidato riformista Mir Hossein Mousavi che stanno attraversando le vie del centro di Teheran per protestare contro presunti brogli elettorali. In piazza anche i sostenitori del presidente rieletto Mahmud Ahmadinejad, armati di bastoni: la tensione è alta e si sarebbero già verificati scontri tra le due fazioni. A quanto riferito dalla Associated Press ci sarebbe anche un morto, causato dai proiettili delle milizie filo-governative sparati sui manifestanti: il morto di oggi, va aggiunto alle cinque persone uccise tra sabato e domenica di cui parla l’agenzia PeaceReporter, che cita fonti locali.

Alle manifestazioni definite «illegali» dal ministero dell’Interno, avrebbe preso parte lo stesso candidato riformista, che ha esortato i suoi sostenitori a continuare le proteste in modo pacifico e legale.

Mousavi ha chiesto formalmente l’annullamento delle elezioni: lo afferma lo stesso candidato in un comunicato sottolineando di aver presentato la richiesta al Consiglio dei Guardiani, che ha il compito di sovrintendere alla regolarità delle elezioni e selezionare i candidati.

L‘ayatollah Ali Khamenei, ha incontrato domenica sera il candidato sconfitto alle presidenziali esortandolo a ricorrere a mezzi legali per contestare l’esito del voto. Il leader supremo iraniano ha invitato tutti alla calma, dichiarando che i disordini avvenuti a Teheran sono il risultato di «provocazioni dei nemici che agiscono da dietro le quinte».

Khamenei, cui spetta l’ultima parola su ogni questione, ha ordinato al Consiglio dei Guardiani di esaminare con attenzione il ricorso presentato da Mousavi sui presunti brogli elettorali che avrebbero portato alla vittoria schiacciante di Ahmadinejad. Il Consiglio dei Guardiani resta uno degli organi legislativi più importanti della Repubblica Islamica: ha annunciato che entro dieci giorni si esprimerà in merito ai ricorsi presentati, oltre che dal candidato riformista Mousavi, anche dal conservatore Mohsen Rezaei.

Gestione cookie