Iran, The Times/ ”Teheran e’ pronta a costruire bomba nucleare, aspetta solo l’ordine di Khamenei”

Pubblicato il 3 Agosto 2009 - 10:05 OLTRE 6 MESI FA

TO060709EST_0333L’Iran ha perfezionato la tecnologia per costruire e far esplodere una testata nucleare ed aspetta solo l’ordine del Leader Supremo, Ayatollah Ali Khamenei, per produrre il primo ordigno, secondo quanto scrive il Times citando fonti dei servizi di intelligence internazionali.

Queste informazioni dei servizi raccolte dal Times, rilevano certi osservatori, vanno prese col beneficio del dubbio giacchè potrebbero non corrispondere del tutto alla realtà dei fatti. Si ricorda a questo proposito la decisione dell’ex-presidente George Bush di invadere l’Iraq sulla base di rapporti di intelligence secondo cui Saddam Hussein possedeva armi di distruzione di massa, che poi in realtà non sono mai state trovate.

Le fonti hanno detto al quotidiano che l’Iran ha completato le ricerche per creare uranio adatto alla costruzione di bombe nel 2003 e che se Khamenei desse il via libera potrebbe produrne una nel giro di un anno. L’ordigno potrebbe essere lanciato da uno dei missili iraniani a lunga gittata Shehab-3.

Secondo le fonti citate dal Times, dopo un eventuale via libera da parte di Khamenei, all’Iran occorrerebbero sei mesi per arricchire sufficiente uranio ed altri sei mesi per costruire la bomba. Il ministero della Difesa iraniano, scrive il Times, ha portato avanti per anni un programma di ricerca nucleare segreto costato miliardi di dollari, impiegando centinaia di scienziati e ricercatori col compito di sviluppare tecnologia nucleare bellica assieme a quella per scopi pacifici.

Un funzionario del governo israeliano ha dichiarato al Times che l’Iran ha arricchito 1.010 kg di uranio al 3,9 per cento, che sarebbe sufficiente per ottenere 30 kg di uranio altamente arricchito al 95 percento, la quantità necessaria per costruire una bomba.

La settimana scorsa, durante una serie di incontri con esponenti governativi israeliani, funzionari di Washington hanno prospettato un indurimento delle sanzioni all’Iran se non accetterà la trattativa proposta dal presidente Barack Obama.

Il ministro della difesa Usa, Robert Gates, e il capo della Sicurezza Nazionale, generale James Jones, hanno dato tempo al regime di Teheran fino alla fine del mese prossimo, quando si riunirà l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per dare una risposta.

Se ciò non accadesse, scrive il Times, gli Stati Uniti metteranno insieme una coalizione internazionale per imporre contro l’Iran dure sanzioni sui prodotti petroliferi, un settore dove Teheran è particolarmente vulnerabile in quanto esporta quasi tutto il suo greggio per la raffinazione.