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Iraq, liberato Muntazer. Il fatello rivela: “Torturato perchè non chiese scusa a Bush”

di Emiliano Condò |15 Settembre 2009 11:16

Il giornalista iracheno Muntazer Al – Zaidi diventato famoso nel mondo per aver lanciato le sue scarpe contro il presidente George Bush è stato liberato dopo nove mesi di carcere.

Nel giorno dei festeggiamenti, però, fanno discutere le dichiarazioni di uno dei suoi fratelli, Uday al-Zaidi, che, in un’intervista al Times pubblicata sulla edizione online del quotidiano britannico, denuncia le torture subite in carcere dal giornalista.

Muntazer , il 14 dicembre 2008, divenne un’icona per il mondo musulmano dopo aver lanciato le sue scarpe contro il presidente americano durante una conferenza stampa.

Arrestato e processato, Muntazer  venne condannato inizialmente a tre anni di carcere (27 mesi effettivi di carcere), ridotti a uno nell’aprile scorso. La sua liberazione era attesa per il 14 settembre ma è slittata. «Per formalità di tipo amministrativo», secondo Durgham, un altro fratello del reporter.

Uday ha detto al Times che, non appena verrà liberato, Muntazer sarà portato «in Grecia per cure mediche e psicologiche» rese necessarie da torture subite. «Gli hanno fatto iniezioni con sostanze di cui non sappiamo nulla – ha detto Uday al Times – Ogni volta che provava a rifiutarle, i dottori gli dicevano “non conosci il mio lavoro meglio di me”».

Secondo il fratello del giornalista, Muntazer ha subito torture dopo l’arresto, quando venne portato nel campo militare iracheno situato nell’ex aeroporto Al-Muthana di Baghdad e rifiutò di firmare una lettera di scuse nei confronti del presidente Bush e del premier al-Maliki. «Gli hanno bruciato le orecchie con le sigarette. Ha fratture alle costole ed il naso rotto», ha affermato  Uday al-Saidi, aggiungendo: «Quando Muntazer  mi ha chiamato, mi è sembrato davvero giù perchè le guardie della prigione gli avevano detto che non gli sarebbero state consentite altre telefonate per dieci giorni».

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