Irlanda, Regina: impossibile ignorare peso storia

LONDRA 18 MAG Una Regina vestit – LONDRA, 18 MAG – Una Regina vestita di bianco come una sposa. Una Regina con la corona. Ma anche una Regina capace di portare pace e riconciliazione e superare il peso del passato: in Irlanda oggi Elisabetta Seconda ha reso omaggio al processo di pace: ''E' impossibile ignorare il peso della storia'', ha detto la figlia di Giorgio Sesto (il re di King's Speech) e la nipote di Giorgio Quinto (l'ultimo re in Irlanda cento anni fa) in un discorso al Castello di Dublino, l'unico della sua storica visita nella repubblica irlandese. Sull'abito candido, 2.091 quadrifogli applicati e una piccola arpa, un altro omaggio al paese un tempo suddito, poi nemico, e oggi ospite. La Regina, dopo il brindisi della presidente irlandese Mary McAleese, ha esordito in gaelico. Ha ammesso i ''tristi e deplorevoli errori'' commessi dal Regno Unito in Irlanda. ''E' impossibile ignorare le complessita' della nostra storia, i suoi molti strati e tradizioni. Ma anche l'importanza del perdono e della conciliazione, essere capaci di inchinarci al passato ma ma anche di essere capaci di non essere costretti dal passato''. Fuori dal castello di Dublino 500 irriducibili repubblicani si sono scontrati con la Garda: una ventina di arresti. Dentro, 172 ospiti hanno stretto la mano alla sovrana e al principe consorte: pochissime le riverenze. Poche ore prima del discorso della Regina, Elisabetta aveva avuto un altro appuntamento con la storia a Croke Park, il quartier generale della Gaelic Athletic Association, il teatro del primo Bloody Sunday della tormentata storia irlandese: 91 anni fa, soldati britannici aprirono il fuoco per vendicare l'assassinio poche ore prima di 14 agenti e poliziotti del Regno. Erano gli anni della Guerra di Indipendenza irlandese. Morirono il capitano della squadra del Tipperary Mike Hogan e altri 13 civili: un'altro tassello nei decenni di inimicizia e di sangue tra Dublino e Londra. La Regina e' da ieri in Irlanda per una visita all'insegna della riconciliazione. In un cappottino doppiopetto giallo-primula rispetto al crema-turchese della mattina (''si cambia quanto Lady Gaga'' aveva ironizzato ieri il Daily Telegraph) la Regina era entrata a Croke Park dall'Ingresso Hogan che prende il nome dal giocatore ucciso nella prima 'Domenica di Sangue' (la piu' tragicamente famosa fu quella del 1972 a Derry in Irlanda del Nord) dell'Isola di Smeraldo. L'enorme stadio vuoto era spettrale. Straordinarie misure di sicurezza, in un piano costato 30 milioni di euro che da ieri ha fatto di Dublino una citta'-fantasma, hanno tenuto gli irlandesi a distanza dalla regina. In mattinata la Regina aveva reso omaggio ai caduti irlandesi nella seconda guerra mondiale all'Irish War Memorial Garden di Islandbridge. Esponenti dell'Associazione di Difesa dell'Ulster (Uda), un'organizzazione paramilitare protestante nordirlandese considerata 'terrorista', erano stati invitati alla cerimonia organizzata per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale ma Elisabetta non ha stretto loro la mano. E prima ancora, per la sovrana e il marito Filippo, c'era stata una tappa turistica: una visita 'analcolica' alla Guinness durante la quale alla coppia reale e' stata offerta una 'stout'. La Regina non si e' fatta tentare vista l'ora e la lunga giornata davanti, ma il principe consorte, a giudizio della stampa al seguito, ci avrebbe fatto un pensierino.

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