X

Israele battezza il suo governo: grande, grosso, di destra e litigioso

di Alessandro Avico |31 Marzo 2009 15:22

Verrà presentato oggi 31 marzo alle 17, ora locale, il nuovo governo di Israele, guidato dal leader Likud Benjamin Netanyahu. L’esecutivo, di cui fanno parte anche esponenti laburisti, partito nazionalista Yisrael Beiteinu, lo Shas e il Partito dei coloni, conta una trentina di ministri e almeno sei vice ministri, e sarà il più grande nella storia di Israele.

Parlando ieri in occasione di una sessione speciale alla Knesset, per celebrare il 30esimo anniversario del trattato di pace con l’Egitto, Netanyahu ha promesso che il suo governo farà il possibile «per giungere alla pace con il mondo arabo», e «tenderà la mano ai paesi vicini». Ma a poche ore dal giuramento ufficiale scoppia una prima mini-crisi all’interno del nuovo governo, infatti il membro del partito nazionalista  Yisrael Beiteinu ha dichiarato che si autoescluderà dal governo se non gli verrà garantito il Ministero degli Esteri, assegnato al suo leader Avigdor Lieberman.

Circolano però voci secondo cui il premier designato Benjamin Netanyahu avrebbe promesso al suo principale rivale all’interno del Likud, Silvan Shalom, la poltrona di ministro degli Esteri nel caso in cui Lieberman dovesse appunto dimettersi a seguito di una sua incriminazione per corruzione. Il partito nazionalista assicura poi che Lieberman potrà sicuramente mantenere l’incarico di ministro per tutta la legislatura, vista la lentezza con cui procedono le inchieste sui presunti casi di corruzione in cui sarebbe coinvolto il suo leader.

Scelti per te