Due ex ministri israeliani sono finiti in carcere, dove rimarranno per molti anni. L’ ex ministro Shlomo Ben Izri, del partito ultraortodosso sefardita Shas, diversi dei cui maggiori esponenti hanno già conosciuto l’esperienza del carcere, si è presentato nella mattinata di martedì
davanti alla prigione di Maassiyahu, vicino a Tel Aviv, per scontare una condanna per corruzione a quattro anni di carcere.
Dovrà condividere una cella con altri sei detenuti. Una folla di sostenitori ha atteso Ben Izri, esternandogli rumorosamente solidarietà, gridando “È innocente” e attaccando il sistema giudiziario.
Il secondo a raggiungere la moderna prigione Hermon, nel nord del paese, è stato l’ ex-ministro del tesoro Avraham Hirschson, condannato a cinque anni e cinque mesi di carcere per essersi appropriato di fondi appartenenti a una mutua della quale era presidente. Condividerà una cella con altri tre detenuti.
Un portavoce delle prigioni ha detto che ambedue «saranno trattati come ogni altro detenuto».
Intanto a Tel Aviv si è presentato davanti al tribunale l’ex-presidente Moshe Katzav, accusato di stupro, violenze e molestie sessuali nei confronti di sue ex dipendenti sia quando era presidente sia in passati incarichi ministeriali.