ISRAELE: TRAVOLTO DAGLI SCANDALI IL PREMIER OLMERT SI E’ DIMESSO

Olmert3 Dopo annunci, attese, promesse, stamani il premier israeliano Ehud Olmert ha annunciato le proprie dimissioni al governo.

Aprendo la seduta dell’esecutivo Olmert ha stretto la mano al ministro degli esteri Tzipi Livni, che si è appena aggiudicata la guida del partito Kadima vincendo le elezioni primarie e che si accinge a sostituirlo. Un gesto simbolico ma decisivo, quasi un passaggio di consegne nei fatti prima ancora che nell’urna.

Quindi Olmert ha detto ai ministri: "Non è per me una decisione facile. E’ stata anzi una decisione difficile, accompagnata da gravi incertezze. Ma in definitiva penso di aver agito in maniera opportuna, così come avevo promesso ai cittadini d’Israele". "Auguro alla Livni – ha concluso – che riesca a formare un nuovo governo nel tempo più breve possibile".

Altre volte, nell’ultimo anno, via via che le notizie dell’inchiesta giudiziaria su presunte tangenti andava avanti, Olmert ha annunciato le proprie dimissioni. Questa volta la comunicaziione ha tutti i crismi dell’ufficialità. E del non ritorno.

Olmert ha scelto la tradizionale seduta di gabinetto domenicale (è il nostro lunedì) che apre la settimana lavorativa ebraica. Non è chiaro ancora quando consegnerà la lettera di formale rinuncia all’incarico al presidente della Repubblica, Shimon Peres. Solo a quel punto il premier dimissionario diverrà primo ministro ad interim. Con due possibili dead-line. Olmert resta in carica fino alla nascita di un nuovo governo, per il quale il ministro degli Esteri Tzipi Livni ha già avviato le consultazioni dopo aver vinto giovedì le primarie di Kadima, il partito centrista di maggioranza relativa cui appartengono lei e lo stesso Olmert. Oppure fino all’eventuale convocazione di elezioni anticipate, qualora le consultazioni stesse fallissero.

Affinchè l’iter di formazione del futuro esecutivo si esaurisca, in un senso o nell’altro, occorreranno tuttavia ancora settimane, forse addirittura mesi: un periodo durante il quale il premier uscente intende comunque continuare a portare avanti il dialogo con l’Autorità Nazionale Palestinese rilanciato lo scorso novembre.

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