Istat/ Meno nascite nei mesi di gennaio e febbraio. Nel 2008 ci sono stati più nati che morti

Pubblicato il 17 Agosto 2009 - 16:50 OLTRE 6 MESI FA

Nel primo bimestre del 2009 si sono avute 89.854 iscrizioni in anagrafe per nascita, con un decremento di 4.472 unità rispetto agli stessi mesi del 2008.

Il dato di febbraio conferma quanto già verificato a gennaio, quando si è registrata la prima differenza negativa rispetto ai precedenti mesi del 2008, anno in cui invece, il dato era risultato sempre in incremento: è quanto rende noto l’Istat.

Nello stesso periodo del 2009 il numero delle cancellazioni per morte risulta pari a 110.567, con un decremento di 995 unità  rispetto all’analogo bimestre del 2008. Nei primi due mesi del 2009 i dati relativi al movimento migratorio con l’estero fanno registrare un saldo positivo (+62.385), ma ridotto rispetto a quello degli stessi mesi dell’anno precedente (+81.258), con una diminuzione del 23,2%, diffusa in tutte le ripartizioni e in particolare nel Nord-est (-33,6%).

Comunque, il tasso migratorio estero è risultato più elevato nell’Italia Centrale (1,5 per mille), in quella Nord-occidentale e Nord-orientale (1,3 per mille), rispetto ad un tasso medio nazionale pari a 1,0 per mille, e contro valori registrati nelle ripartizioni Insulare e Meridionale rispettivamente pari a 0,4 e 0,5 per mille.

La popolazione residente in Italia alla fine del mese di febbraio 2009 ammonta a 60.088.880 abitanti. Rispetto all’inizio dell’anno si è registrato un incremento dello 0,07 per cento, pari a +43.812 unità’, che si è concentrato nelle regioni delle ripartizioni del Centro (+0,15 per cento), del Nord-est (+0,13 per cento) e del Nord-ovest (+0,09 per cento).

Il movimento naturale dei primi due mesi del 2009 conferma la tendenza stagionale, risultando fortemente negativo (-20.713), ancor più che nel corrispondente bimestre del 2008 (-16.936). Il saldo risulta negativo in tutte le ripartizioni, con un tasso di variazione naturale che varia dal -0,2 per mille delle regioni meridionali al -0,4 per mille delle altre regioni.