Filippine, italiano rapito: non è stato rilasciato ma consegnato ad altri ribelli

Eugenio Vagni, l’italiano rapito nelle Filippine lo scorso 15 gennaio, non è stato rilasciato dai sequestratori, come aveva inizialmente annunciato il governo locale, è stato invece consegnato ad altri ribelli, sempre appartenenti allo stesso gruppo islamico di Abu Sayyaf. Non è andato dunque a buon fine il blitz di oltre 1000 uomini effettuato dalla polizia locale mercoledi 22 aprile per liberare l’ostaggio.

«Abbiamo avuto notizia che Vagni è stato lasciato dai suoi sequestratori ad un altro gruppo che si trova nella zona», ha detto il capo della Polizia Jesus Verzosa, spiegando che non potranno muovere per molto tempo l’ostaggio a causa delle sue condizioni di salute: l’italiano soffre infatti di problemi all’ernia che non gli consentirebbero più di camminare.

L’ambasciata italiana a Manila sta verificando con le autorità filippine le notizie su Vagni. «Sono ancora contraddittorie», spiega la Farnesina, che preferisce adottare una linea di «estrema cautela» sulla vicenda.

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