Ivrea, Giovanni Zecchillo evade dal carcere: doveva trovare la mamma malata

TORINO – Un detenuto del carcere di Ivrea (Torino) che aveva ottenuto un permesso per visitare la mamma gravemente ammalata, e' riuscito a evadere e a far perdere le tracce durante il trasferimento a Milano, dove si trova la donna: e' successo oggi, nel capoluogo lombardo dove l'uomo – Giovanni Zecchillo – era stato accompagnato dalla Polizia Penitenziaria. Da quanto si e' saputo, Zecchillo, in carcere per scontare una condanna definita per rapina in scadenza nel 2013, mentre saliva sul furgone, ha strattonato e spinto gli agenti che lo controllavano ed e' riuscito a scappare. ''Quella delle evasioni, insieme a quello dei suicidi – ha commentato Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) – e' uno dei prezzi che paga, principalmente la Polizia Penitenziaria, per errori, inefficienze e incapacita' che invece sono dell'intero sistema penitenziario. Ad esempio – ha aggiunto – le traduzioni dei detenuti vengono svolte dalla Polizia penitenziaria con meta' degli uomini che venivano utilizzati quando tale servizio era gestito dall'Arma dei Carabinieri. Vengono inoltre utilizzati mezzi di trasporto vetusti e a un passo dalla rottamazione. Per questo – ha concluso Beneduci – continuiamo ad affermare che, per la maggiore sicurezza e funzionalita' del carcere e per la tutela della collettivita', e' necessario che il ministro Alfano, fino a oggi scarsamente presente, metta mano alla riorganizzazione e riforma della Polizia penitenziaria''.

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