LA CARFAGNA ACCUSA LA GUZZANTI: ”MI SEMBRA FRAGILE MENTALMENTE”

Carfagna_mara2 «L’ho citata in giudizio e sono in difficoltà perché la signora Guzzanti mi fa compassione. Poveraccia, non credo sia una persona solida, mi sembra fragile mentalmente». Il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, intervistata da Enrico Mentana nella puntata di Matrix in onda mercoledì sera, torna a parlare delle polemiche scatenate dallo spettacolo di Piazza Navona di alcuni mesi fa nel corso della manifestazione ‘no cav day’. «Sono cattolica e conosco il valore del perdono – ha detto ancora il ministro Carfagna – sarei disposta a ritirare la citazione in giudizio se la signora Guzzanti scrivesse due righe di scuse. Ma credo che non lo farà mai». Il ministro per le Pari Opportunità ha detto di essere stata colpita perché era «l’anello debole nella catena», ed ha inoltre dichiarato che non ha mai pensato di dimettersi.

INTERCETTAZIONI – E il gossip sulle presunte intercettazioni telefoniche? La Carfagna parla di una «regia di chi ha sperato si potesse liberare un posto da ministro, magari costringendomi alle dimissioni». La titolare del dicastero delle Pari opportunità scaglia il dardo nei confronti di chi, a suo dire, avrebbe «magari aiutato a far nascere» voci infondate sul suo conto (a proposito di telefonate «piccanti»). Proprio nei suoi rapporti con il Cavaliere, infatti, in molti si sono affannati a cercare conto del successo politico della giovane ministro: «Ho notato – dice la Carfagna – molta invidia da parte delle donne». E proprio delle colleghe Carfagna si lamenta, denunciando di aver ricevuto, sì, molti attestati di solidarietà, ma anche che «sono stati troppi i silenzi».

BATTUTE – Il ministro parla ovviamente anche del premier. «Berlusconi ama fare battute galanti – spiega – e spesso atteggiamenti che sembrano sopra le righe sono frutto della sua ingenuità». Un riferimento alla serata di premiazione per i Telegatti, quando un apprezzamento del premier nei confronti dell’ex soubrette portò alla pubblicazione su un quotidiano di una lettera di Veronica Berlusconi che pretese pubbliche scuse da parte del marito. «Non credo che quella lettera sia dovuta alla battuta galante – ha detto Mara Carfagna – ma credo che dietro ci siano motivi più complessi e personali». «Berlusconi a cena raccontava con orgoglio delle nuove leve portate in Parlamento – ha raccontato ancora il ministro Carfagna – riferendosi a me disse che ero una brava donna tanto da sposare, solo la malizia giornalistica ha provocato le polemiche. Berlusconi è il leader del mio partito e capo del governo a cui appartengo, ha avuto il coraggio di investire su di me e di questo ne sarò riconoscente».

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