NEW YORK – I soldi, ma i soldi contanti, i soldi veri, posono comprare la felicità: è la conclusione dell’Office for National Statistics inglese, riportato dal Financial Times e rilanciato dalla agenzia Ansa. Consolatorio ma fuori bersaglio appare quindi il detto che
”i soldi non comprano la felicità”.
Lo studio prova esattamente il contrario.
“La soddisfazione e la felicità sono maggiori con l’aumentare della ricchezza della famiglia”,
si legge nello studio secondo il quale a regalare maggiore felicità sono
”obbligazioni, azioni, titoli di Stato, i soldi in banca e i soldi sotto il materasso”,
in altre parole la “ricchezza finanziaria netta”.
Secondo la statistica inglese, condotta a livello mondiale, le proprietà immobiliari o le pensioni non determinano un aumento del benessere effettivamente misurabile. Forse influisce l’esperienza in Italia dove le case e le pensioni sono fra i beni più tartassati al mond,
Gli “asset fisici”, come oggetti antichi o collezioni di francobolli, regalano una sensazione di compiacimento ma nessuna felicità.
Sarà vero, osserva Emily Cadman, che ha scritto l’articolo per il Financial Times, ma resta valida la teoria che
“è meglio piangere in una Ferrari che su una panchina”.