La Sampdoria cerca la salvezza nel Derby contro il Genoa

GENOVA 2 MAG Fratelli coltell – GENOVA, 2 MAG – Fratelli coltelli. Cosi' si puo' riassumere la filosofia del cosiddetto derby della Lanterna che si giochera' domenica ma che di fatto si disputa ogni qualvolta le due squadre vanno in campo, anche a mille chilometri di distanza. Dire che Genoa e Sampdoria non si amano e' usare un eufemismo. E questo derby, che potrebbe inesorabilmente avvicinare la Sampdoria alla serie B, sara' difficilissimo da tutti i punti di vista. Come partita, perche' il nervosismo sara' alle stelle. Come ordine pubblico, perche' potrebbe succedere un iradiddio. Come classifica, perche' potrebbe venir sancito lo scivolone in serie B di una squadra, la Sampdoria, blasonatissima. La Samp e' stata capace, in un solo campionato, di passare dalla zona Champions alla retrocessione: vuoi perche' la societa' di Riccardo Garrone ha venduto i pezzi migliori (Cassano prima e Pazzini poi), vuoi perche' l'allenatore Di Carlo non riusciva a trasmettere grinta a giocatori che sembravano reduci di guerra, vuoi perche' la cifra tecnica della Samp e' quella che e', ma sta di fatto che la squadra e' scivolata partita dopo partita verso l'inferno. Ieri, col Brescia, i tifosi hanno potuto apprezzare una piccola trasformazione: i doriani si sono divorati il cuore per 94 minuti e sono riusciti a rimontare e pareggiare. Partita brutta ma impagabile dal punto di vista dell' adrenalina. Paradossalmente questo pareggio e' stata una bella notizia anche per i genoani che vogliono personalmente affossare i cugini. I genoani sparano sulla Croce rossa, si direbbe, visto che la Samp e' moribonda e non ci vorra' un grande impegno per vederli calcisticamente morire. Ma vuoi mettere la soddisfazione: quando nel 2004 la Commissione disciplinare decise di far retrocedere il Genoa in serie C1, non per demerito sul campo ma perche' s'accerto' che si erano comprati le partite, i sampdoriani fecero caroselli fino a notte fonda. Cosi' si arriva al derby con i rossoblu' infoiati per il probabile 'decesso' della Samp e i doriani imbufaliti con la societa' e la squadra che non ci stanno a venir sotterrati direttamente dai cugini. Il clima e' da 'Ok Corral': tanto che il sindaco Marta Vincenzi chiede ''unita''' familiare alle due squadre in nome del calcio. Non ha detto: fare una pastetta, un pari e tutti contenti. Ha detto: per favore, tenete calmi gli animi, pensate alla citta'. La polizia intanto lavora: domani tavolo tecnico in questura, a meta' settimana comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in prefettura. La partita si dovrebbe giocare alle 20,45 ed e' possibile che venga chiesto di anticiparla proprio per motivi di ordine pubblico. Niente ancora e' deciso, ma sara' poco probabile vederla disputare alle 12,30 per motivi di calendario. Genova, insomma, si prepara a una domenica blindata. La polizia studiera' cosa e' meglio per l'ordine pubblico ma e' pronta a tutte le evenienze.

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