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La Schlein spacca la sinistra sul tema maternità: l’argomento è divisivo, bufera anche tra le femministe

C’era da aspettarselo: la linea Schlein spacca la sinistra. Il tema della maternità fa esplodere le divisioni. I cattolici si oppongono, nettamente.

Demos, cioè Democrazia Solidale (il partito vicino alla Comunità di Sant’Egidio) considera “reato” la maternità surrogata. Il segretario Paolo Ciani al riguardo non ha il minimo dubbio. Sulla stessa linea Luana Zanella, veneziana, capo gruppo alla Camera della alleanza  Verdi e Sinistra. E dice con schiettezza:”No,  sono in disaccordo, avverto pure un profondo disagio”. Idem Stefano Fassina, già vice ministro nel governo Letta, oggi nel partito “Liberi e Uguali”,  è addirittura tranciante:”L’utero in affitto? No, non è di sinistra “. E in suo appoggio cita Gramsci che era contro la”vendita delle ovaie di fanciulle povere”.

Concetto ripreso da Marco Rizzo, torinese, presidente onorario del Partito Comunista e leader di Democrazia Sovrana Popolare. Lo dice senza indugi:”No, questo è un mercimonio, una pratica classista e razzista perché i cataloghi delle donatrici che vengono mostrati per le  maternità surrogate sono donne alte, bianche, bionde e magari anche con un elevato quoziente intellettivo “.

NON PIACE IL PD DI SCHLEIN CHE SPOSA TUTTE LE CAUSE

Lo dice una vasta maggioranza del partito, lo evidenziano i sondaggisti, in testa Maurizio Pessato, presidente della SWG. Domanda: ma se il tema è così divisivo allora perché Elly Schlein insiste tanto sui diritti civili? La neosegretaria ha vinto le primarie con posizioni nette su temi come l’ambientalismo, il multiculturalismo, l’antifascismo e i diritti civili.

Spiega il politologo Luigi Di Gregorio:” Da un lato questi temi potrebbero fargli perdere un pezzo di elettorato moderato, ma dall’altro è il tipico posizionamento liberal che non sta portando bene a queste forze. I partiti ztl rischiano di perdere contatto con le periferie che si aspettano più risposte sui diritti sociali”.

DIVISE ANCHE LE FEMMINISTE

Non tutte le femministe la pensano alla stessa maniera. C’è chi sostiene che i diritti Civili siano garantiti a tutti e chi è di opinione diversa come le femministe di “ Non una di meno”. Attacca Marina Terragni, la femminista più odiata dalle donne per la battaglia contro l’utero in affitto:” Su figli e diritti negati la sinistra è alla frutta.

Non è omofobia negare la trascrizione degli atti di nascita da maternità surrogata. E trovo oltraggioso mentire ai bimbi sulla loro identità. Il femminismo vero ha cercato un dialogo. Non c’è stato concesso un dialogo con Letta, le donne del PD, Alessandro Zan, Monica Cirinna”. Lo  scontro sull’etica promette altre scintille.

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