La storia del piccolo Liam: Il bambino di otto anni conteso tra Stati Uniti e Italia

Una vicenda incredibile quella di un bambino di otto anni, vittima di una contesa familiare tra Italia e Stati Uniti. La disputa sta tenendo banco in questi ultimi giorni tra i principali networks americani: dalla Cbs News alla Fox News.

Il bambino conteso si chiama Liam, figlio di madre italiana e padre statunitense, si trova attualmente confinato in un orfanotrofio italiano. La storia è iniziata circa due anni e mezzo fa, quando un tribunale di New York decise di affidare la custodia del bambino al padre, Mike Mcharty. La madre, Manuela Antonelli, non condividendone la sentenza prese la decisione di lasciare l’America alla volta dell’Italia, portando via con sè anche Liam.

La vicenda ha scatenato anche la reazione del Fbi che ha diffuso un mandato d’arresto per la donna e ha deciso di aprire un’inchiesta. Il caso, nel frattempo, è approdato sui banchi del Tribunale italiano, che ha giudicato la madre non idonea a prendersi cura del figlio. Liam, pertanto è stato sottratto alla madre e invece di affidarne la custodia al padre, è finito in orfanotrofio.

Coinvolti nella vicenda non solo i media americani ma anche il consolato italiano a New York. Il console italiano Maurizio Antonini chiamato in causa da un’interrogazione riservata dell’Fbi ha così risposto «la signora Manuela è uscita regolarmente dagli Stati Uniti con passaporto italiano. Purtroppo, per la mancata restituzione al padre – sottolinea Antonini – attendiamo ancora una pronuncia del tribunale e in particolare del consulente incaricato italiano per stabilire a chi debba andare l’affido».

Replica il padre di Liam, Mike Mccharty: «Chiedo solo di riavere mio figlio e ho fiducia nell’Italia. Per ora questo è un incubo, mi sento prigioniero di una perversione della burocrazia».

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