L’Agenzia delle Entrate indaga sull’eredità Agnelli. Se sarà accertata l’evasione, l’incasso andrebbe tutto all’erario

Colpo di scena nell’infinita querelle sull’eredità di Gianni Agnelli.

L’Agenzia delle Entrate ha aperto un’inchiesta sull’eredità contesa di Gianni Agnelli. Nel mirino, ci sarebbe una somma superiore al miliardo di euro depositata in Svizzera e mai dichiarata al Fisco italiano. Lo afferma il Tg5.

La vicenda è iniziata quando la figlia dell’avvocato, Margherita, ha chiesto di censire l’eredità. Successivamente si è aperta l’indagine. 

L’azione legale aveva coinvolto i gestori del patrimonio del padre, Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti e Siegfrid Maron, e di conseguenza anche la madre, Marella Agnelli.

Il patrimonio finito nel mirino del fisco italiano è ingente e di non facile quantificazione: ammonterebbe a un miliardo e 950 milioni di euro.  

Se l’evasione verrà accertata, in base alle nuove norme anti-evasione contenute nel decreto anti-crisi, gli eredi Agnelli potrebbero dover pagare multe superiori al capitale conteso.

Se dovesse essere accertata dall’Agenzia delle Entrate l’evasione sull’eredità degli Agnelli, gli eredi non potranno usufruire dello scudo fiscale, la norma che agevola il rimpatrio di capitali all’estero. La sanatoria infatti non può operare – fanno notare i tecnici dell’amministrazione fiscale – nel caso di procedimenti aperti, proprio come questo.

Quindi l’incasso andrebbe tutto all’erario.

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