A L’aquila, è stato deciso di censire i circa duemila gatti presenti nelle zone rosse e nella periferia con lo scopo di far partire una sterilizzazione di massa. Il censimento e la mappatura, sarà coordinata da alcune associazioni animaliste in collaborazione con l’ordine dei veterinari e il comune dell’Aquila.
L’azione, si rende necessaria per favorire il riadattamento dei felini alla vita nei quartieri dell’Aquila dopo il terremoto del 6 aprile: «Abbiamo riscontrato – ha spiegato Josephine Scandi, della “Roma Animali Ambiente Natura” – che in queste condizioni molti gatti non sopravviverebbero all’inverno è pertanto necessario un censimento finalizzato alla successiva sterilizzazione».
La procedura sarà condotta anche sui gatti di proprietà: per questi, i proprietari dovranno pagare solo 20 euro a esemplare. «È importante precisare – ha detto il presidente dell’ordine dei veterinari, Giuseppe Asevedi – che la
sterilizzazione non è affatto un procedimento contro natura ma serve a garantire la qualità della vita e la sopravvivenza di molti felini. Una gatta non sterilizzata può far nascere nell’arco di un anno fino a 70 gattini».
L’assistenza di base con il supporto della Asl ai circa 1200 gatti nelle zone rosse ha un costo mensile di tremila euro.