LATTE CINESE: CONTROLLI E SEQUESTRI IN VARIE CITTA’

Latte_cina2 Stretta in Italia sui prodotti alimentari importati dalla Cina, dopo lo scandalo del latte contaminato con la melamina. E sono già partiti i controlli in varie città per i negozi che vendono e distribuiscono merci alimentari "made in China". I primi sequestri a Milano, Firenze e in serata anche ad Ancona. A dare la notizia il sottosegretario alla salute, Francesca Martini.

Al via i sequestri. I primi sequestri a Milano e Firenze. Nel capoluogo lombardo sequestrati un centinaio di confezioni di latte e yogurt provenienti dalla Cina in due negozi; in Toscana circa 6 quintali e mezzo di biscotti. Le analisi sono in corso controllare l’eventuale tossicità delle merci sequestrate. Questi primi controlli, ha specificato Martini, sono stati eseguiti a campione "in due città con una forte presenza cinese". Non è perciò ancora detto che i campioni sequestrati siano contaminati. Da oggi è partita una serie di controlli più ampia che ha coinvolto anche Ancona. Qui i carabinieri del Nas hanno sequestrato un quantitativo di biscotti contenenti latte in polvere. E nuclei dei Nas stanno operando al nord, oltre che nel quartiere cinese di Milano, anche a Torino, Genova, Brescia, Verona e Treviso.

Latte sicuro. Al termine del vertice convocato al ministero della Salute col comandante dei Nas Saverio Cotticelli e con Silvio Borrello, Direttore generale della sicurezza degli alimenti e nutrizione del Ministero, Martini ha assicurato che il latte distribuito nei supermercati italiani è sicuro perché "latte e derivati del latte nella distribuzione legale non hanno origine cinese". Anche perché ”da anni in Italia è vietata l’importazione di latte e derivati dalla Cina". Ma non si può escludere la presenza "abusiva" di latte contaminato, in prodotti alimentari di origine cinese immessi illegalmente sul mercato. Perciò "il problema è soltanto quello di prevenire le importazioni irregolari".

Controlli a tappeto. Per questo, i controlli a tappeto prevedono verifiche doganali, dei container, dei pacchi postali di provenienza cinese, delle derrate presenti nei negozi etnici e nei punti di ristorazione cinese. Tutta la merce sottoposta a verifica verrà sequestrata, e se le analisi risulteranno positive distrutta.

Certificazione "doc". "Da oggi – ha continuato Martini – nel nostro Paese si introduce una nuova certificazione per cui gli importatori dovranno garantire che alcuni prodotti siano esenti dal latte e derivati del latte di origine cinese”. Tra questi integratori alimentari, estratti di integratori alimentari, bevande di cereali, amminoacidi vari, salse piccanti, biscotti dolci, caramelle, latte di cocco e preparazione per minestre. "L’Italia – ha
precisato Martini – "è il primo paese europeo a dotarsi di una simile certificazione". "Abbiamo allargato i controlli a tutte le tipologie di prodotti che possono contenere tracce di latte e derivati" spiega il sottosegretario.

I ristoranti cinesi. Dai controlli non saranno esclusi neanche i ristoranti cinesi. I Nas, 1.000 uomini già in campo, verificheranno i prodotti già importati, in negozietnici e nei ristoranti cinesi. "E’ importante – sottolinea il sottosegretario – avere garanzie anche negli esercizi della piccola distribuzione e nei punti di ristorazione. Il nostro è un lavoro a tappeto che non lascia indietro nessuno".

Standard europei. Questa strategia a tappeto finirà solo "quando la Cina si sarà adeguata agli standard di sicurezza alimentare dei paesi europei. Oggi la Cina è a forte rischio per moltissime categorie merceologiche, non offre garanzie di sicurezza e trovo molto grave questa crisi proprio all’indomani delle Olimpiadi, quando migliaia di persone da tutto il mondo sono state esposte al rischio di bere latte contaminato. Un fatto gravissimo sul piano della lealtà".

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