LATTE CONTAMINATO, MINISTERO DELLA SALUTE: ”A RISCHIO I RISTORANTI CINESI”

Martini_francesca I ristoranti cinesi in Italia possono essere a rischio contaminazione da melamina. E’ l’allarme lanciato dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, intervenuta a ‘Repubblica Tv’ sullo scandalo del latte cinese contaminato, che ha intossicato in Cina decine di migliaia di bambini. Commentando le parole di Carlo Petrini, fondatore di ‘Slow Food’, la Martini ha ammesso che "effettivamente i ristoranti cinesi sono a rischio, perché utilizzano come prodotti base quelli importati dalla Cina. Un margine di rischio indubbiamente c’è, se si pensa alle salse o ai biscotti" serviti anche nei ristoranti cinesi e che possono appunto contenere tracce di latte.

"I primi controlli che abbiamo effettuato – ha spiegato Martini – hanno riguardato prodotti che sono stati introdotti illegalmente nel nostro Paese: quelli lattiero-caseari cinesi sono infatti vietati da moltissimi anni in tutta Europa. Subito dopo lo scoppio di questa frode alimentare e attentato alla salute di tanti bambini, abbiamo dunque controllato soprattutto i negozi etnici che vendono prodotti globalizzati. Già a Milano c’è stato il sequestro di latte e vasetti di yogurt e a Firenze di sei quintali e mezzo di biscotti. Si dovranno dunque controllare anche integratori alimentari, bevande di cereali in polvere, proteine isolate di soia e riso, aminoacidi, salse piccanti e di soia, cioccolata e caramelle".

Il sottosegretario alla Salute ha inoltre spiegato che, per i prodotti che possono essere legalmente importati, "già da ieri viene richiesta una certificazione specifica che riguardi l’esenzione da latte e quindi da contaminazione da melamina. Ciò vuole dire che in questo momento stiamo bloccando tutti i container che arrivano nel nostro Paese. Gli importatori avranno 60 giorni di tempo per produrre una certificazione alla quale seguirà comunque un nostro controllo".

"Al termine dei 60 giorni, se non viene prodotta la certificazione, la merce viene distrutta – ha concluso Martini- altrimenti facciamo comunque dei controlli a campione e se si evidenziano problemi la merce viene ugualmente distrutta. Questo crea una cintura di protezione per i cittadini che si dovessero trovare ad acquistare inconsapevolmente questi prodotti".

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