Lecce, De Canio: "Via per ambizioni? Sono senza squadra"

LECCE – L'ultima conferenza stampa: Luigi De Canio davanti a taccuini e telecamere per presentare l'epilogo stagionale contro la Lazio. Ma e' anche il suo ultimo impegno sulla panchina del Lecce: dal primo luglio e' un allenatore libero. La Lazio, pero', non e' per nulla in cima ai suoi pensieri. A meno di 24 ore dalla conferenza stampa di Pierandrea Semeraro, il tecnico risponde per le rime alle dichiarazioni fatte dal presidente giallorosso. Non intende creare tensioni o polemiche l'allenatore materano, come tiene a sottolineare, ma nel suo discorso emergono inevitabilmente argomenti 'caldi', scoppiettanti e spigolosi. Cosi' spiega le sue ragioni. ''Avevo gia' avvertito la societa' da un mese e mezzo che non sarei rimasto a Lecce. E non vado via per ambizione, come e' stato detto. A tutt'oggi non ho nessuna squadra, dal primo luglio saro' un allenatore disoccupato e resto in attesa di chiamata''. La sua difesa dalle accuse mossegli da Semeraro spazia a 360 gradi. ''Non lascio per ambizione ne' voglio passare per ambizioso. La verita' e' che qui il progetto De Canio non si puo' realizzare. Non e' vero che ho chiesto giocatori da cinque milioni di euro, come Semeraro dice. Invece me ne staro' a braccia conserte, dopo aver rinunciato ad un milione di euro lordi all'anno. Non c'e' mai stata chiarezza sul mio ruolo visto che il patron (Giovanni Semeraro, ndr) mi aveva promesso quello di responsabile dell'area tecnica. Invece mi sono trovato a fare l'allenatore, un po' il consulente di mercato ma, di fatto, senza mai decidere su nulla''. ''Ora, dal primo luglio saro' un allenatore disoccupato – ribadisce – ma se mi cerca una squadra di B, con un progetto ben definito, sono pronto a sposarlo''. ''Domani – altra stiletta alla scoieta', con tono quasi piccato – festeggeremo una salvezza che e' mia e della squadra''. De Canio ha aggiunto di provare ''un dispiacere enorme'' ad andar via. ''Dal punto di vista umano – ha raccontato – ho instaurato rapporti eccellenti, a partire da quello con il patron Giovanni. Vado via da una bella citta' e da una bella realta' calcistica che avrebbe tutte le potenzialita' per crescere, ma come dico io. Forse sono capitato nel momento sbagliato, ma non voglio passare per quello che ha fatto rimettere al patron 13 milioni di euro. Se qualcuno lo pensa davvero, sono disposto a restituire tutto quello che ho preso sin dal primo giorno'. Intanto si prepara a guidare i suoi uomini per l'ultima avventura contro la Lazio. Una gara che ha il sapore di festa per i giallorossi, che hanno gia' conquistato la salvezza. De Canio, pero', tiene a precisare che la sua squadra non e' ancora in vacanza. ''La Lazio e' molto forte, ma noi, pur essendo in piena emergenza difensiva, faremo il nostro dovere come abbiamo fatto per tutto il campionato''. Al fischio finale di Rocchi, poi, spazio alla festa per la salvezza. Ma il botta e riposta tra lui e la societa', con accuse e contraccuse, ha inevitabilmente lasciato il segno. .

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