L’Italia debutta al mondiale del rugby con una limpida vittoria sulla modesta Namibia. Inequivocabile il punteggio finale 52-8, con 7 mete e 17 punti per Allan.
Gli azzurri del ct Crowley hanno dimostrato una netta superiorità. Ma adesso il girone A ( uno dei quattro in cui è diviso il Mondiale) si complica. Il 20 settembre l’Italia incontra l’Uruguay a Nizza; quindi ultime 2 partite a Lione: con la Nuova Zelanda (29 settembre) e la Francia (6 ottobre).
In nove edizioni di Coppa del Mondo ( azzurri sempre presenti) l’Italia ha sempre mancato i quarti. Il Mondiale di rugby si articola complessivamente in 48 partite distribuite in 51 giorni e in 9 stadi. La finale è fissata per il 28 ottobre.
GARA SEMPRE SOTTO CONTROLLO
Campo di Saint-Etienne in perfette condizioni, sole, caldo, magnifica cornice di pubblico (39.000). Il vicentino Tommaso Allan, veterano 30enne, 75 caps e 458 punti in azzurro, guida l’Italia ma passa per prima la Nazionale africana dopo solo 3 minuti con calcio piazzato.
Immediata e decisa la risposta azzurra proprio con Allan su calcio di punizione: 3-3 al 7’. Sorpasso al 10’ con una meta di Lorenzo Cannone: 10-3. Seconda meta azzurra, limpida, di Garbisi: 17-3 al 15’. Allan trasforma. Accorcia la Namibia con una bella meta di Mouton (non trasformata): 17-8 a metà tempo. Poi l’Italia non si fa vedere in attacco.
Il caldo pesa. Latitano lucidità e intensità. Il primo tempo si chiude 17-8. Match tutt’altro che memorabile. Troppe le imprecisioni azzurre. Comunque regge un buon vantaggio.
ITALIA NEL SECONDO TEMPO SPUMEGGIANTE
L’Italia fatica a cambiare marcia. Ma dopo 6 minuti gli azzurri trovano la terza meta con il versatile Dino Lamb (trasformata): 24-8; il suo atletismo (196 cm, 119 kg) si fa sentire. Spettacolare la quarta meta azzura, in acrobazia, messa a segno dal talentuoso scugnizzo napoletano (nato in Francia ) Ange Capuozzo: fuga di 70 metri, scambio veloce con Ioane, finta conclusiva che mette a terra due mastini africani, guizzo, tuffo.
Pochi minuti dopo, al 61’, viene annullata la quinta meta azzurra (Riccioni): pallone perso per un passaggio in avanti, prima della marcatura. Il punteggio resta 31-8. La Namibia cerca di mettere pressione agli azzurri ma l’Italia trova la quinta meta con Favia propiziata da una galoppata di Bruno.
La sesta meta è opera del laziale Giuliani che ha ricevuto dal mediano di mischia Page-Relo, cresciuto nel Tolosa. Ultima meta a tempo scaduto: è messa a segno da Paolo Odogwu,26 anni, ala del Benetton. Ancora una volta Allan trasforma e conclude così (per lui) una partita perfetta. Punteggio finale : 52-8.