L’olandese Gronewegen, guizzo vincente a Dijone. Ha bruciato Philipsen al fotofinish

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 4 Luglio 2024 - 18:17
Gronewegen

L’olandese Gronewegen, guizzo vincente a Dijone. Ha bruciato Philipsen al fotofinish (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

L’olandese Dylan Groenewegen, 31 anni, portacolori del team Jayco Alula , con una volata atomica ha bruciato il favorito Philipsen al fotofinish sul traguardo di Digione. Il velocista della squadra australiana ha fulminato il re dello sprint Philipsen infilandolo sul lato sinistro negli ultimi 100 metri. L’olandese aveva vinto l’ultima tappa al Tour 2022.

Una tappa soporifera

Sesta tappa di 163 km, la Macon-Digione. Dal dipartimento Saona e Loira, dalla cittadina più meridionale della Borgogna (zona di vini caratteristici e pregiati, in testa il Romanee-Conti) a Digione, antico “castrum” (“accampamento fortificato”) romano, oggi capitale della Borgogna. Tappa con il dislivello minore (appena 1.000 metri) con un solo modesto GPM (Bois Clair, 396 metri)di quarta categoria. Ne è uscita una frazione per velocisti,terza occasione dopo Torino (primo l’eritreo Girmay) e Saint Vulbas (poderosa volata del britannico Cavendish). È andata secondo previsioni. Partenza alle 13.52, sbrigato il GPM dopo 10 km (vinto dalla maglia a pois Abrahamsen), archiviato il traguardo volante al km 31 (Philipsen) il gruppo marcia compatto ad andatura moderata. C’è il rischio ventagli. Gli uomini squadra sono tutti in testa. I velocisti stanno coperti. Tappa di trasferimento, senza sussulti, soporifera, almeno fino alla formazione dei “treni”.

Gruppo compatto verso il traguardo

Pogacar

L’olandese Gronewegen, guizzo vincente a Dijone. Ha bruciato Philipsen al fotofinish (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Ultimi 50 km, la Carovana procede al risparmio. Strada asciutta, vento laterale, aria di quiete. Ai -45 c’è una caduta in coda senza conseguenze (coinvolti Abrahmsen e Carapaz). Zero brividi. Nessun tentativo di fuga. Lunghi rettilinei tra ettari di vigneti di Pinot nero. Pogacar e Vingegaard si marcano stretti nelle prime posizioni. La Visma protegge il suo capitano danese formando un cordone sicurezza invalicabile. Aumenta l’andatura per azzerare potenziali fughe. 

Un finale tumultuoso

Ultimi 10 km. Tensione alle stelle. I “treni” si formano guidati dal “pesce pilota”. Spallate. La marcia di avvicinamento al traguardo registra punte di 60 km/h. Gli uomini jet si preparano alla sparata finale. Rotonde e spartitraffico complicano l’andatura. Dylan Groenewegen batte Philipsen al fotofinish. Meno di mezza ruota. Vittoria di centimetri. Perfetto il suo treno, De Lie fondamentale. 

L’ordine di arrivo

1. Gronewegen, 2. Philipsen, 3. Girmay, 4. Gaviria, 5. Bauhaus, 6. De Lie, 7. Van Aert, 8. Demare, 9. Kristoff, 10. Ackerman. 

La classifica generale

1. Pogacar, 2. Evenepoel (+45”), 3. Vingegaard (+50”), 4. Ayuso (+1’10”), 5. Roglic (+1’14”), 6. Rodriguez (+1’16”), 7. Landa (+1’32”), 8. Almeida (+1’32”), 9. Ciccone (+3’20”), 10. Bernal (+3’21”).