Marò. Prime parole di sinistra. Onofrio Introna (Sel): Disertare cerimonie India

Marò. Prime parole di sinistra. Onofrio Introna (Sel): Disertare cerimonie India
Onofrio Introna, presidente del Consiglio regionale della Puglia: disertare le cerimonie del’India

BARI – Onofrio Introna, di Sel, presidente del Consiglio regionale della Puglia, ha invitato Governo e chiunque abbia contatti con l’India a disertare le celebrazioni della Festa nazionale dell’India il 26 gennaio, in segno di protesta per la vicenda dei marò pugliesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone trattenuti a New Delhi da due anni in cui il Governo italiano si è coperto di vergogna e di ridicolo.

È la prima volta che da sinistra si sente una voce netta su un tema che per retaggi tribali è stata lasciata quasi monopolio della destra.

Onofrio Introna si è rivolto con una nota diffusa dalle agenzie, al primo ministro Enrico Letta, estendendo l’appello a tutte le autorità e amministrazioni italiane, ad ogni livello:

“Mi spiace per il popolo indiano, amico del nostro Paese ma proprio attraverso queste assenze simboliche, nella ricorrenza del 65esimo Republic Day federale, si deve levare chiara e netta dal nostro Paese l’indignazione dei cittadini che da due anni attendono di conoscere fatti e circostanze che riguardano i due connazionali”.

Introna chiederà inoltre alla conferenza dei capigruppo pugliesi di aprire la seduta del consiglio regionale, mercoledì 22 gennaio, con una riflessione sulla vicenda che si protrae dal 15 febbraio 2012.

È anche pronta la bozza di un ordine del giorno, d’iniziativa dell’Ufficio consigliare di Presidenza, con il quale, esprimendo solidarietà ai famigliari dei due marò, si inviterà il governo nazionale ad attivarsi su ogni tavolo internazionale e canale diplomatico, per far sì che le autorità indiane facciano chiarezza sul caso e perché ai due marò

“venga restituita quanto prima la dignità umana e la libertà personale”.

Introna fa riferimento anche alle recenti dichiarazioni del ministro della Difesa, Mario Mauro, sottolineando che

“il problema non è solo riportarli a casa, ma riportarli a casa con onore”.

Aggiunge Onofrio Introna:

“Anche solo parlare di pena di morte è aberrante per uno Stato moderno com’è inaccettabile che i nostri marò possano essere accusati di atti di pirateria e terrorismo. Dispiace che i vertici di un Paese di antica e nobile civiltà come l’India, sotto la pressione dell’opinione pubblica locale colpevolista, si stiano distinguendo in una serie di rinvii senza fine, trascurando il principio della presunzione di innocenza”.

Nell’ordine del giorno ai voti lunedì, il Consiglio regionale pugliese chiederà al governo italiano di far pervenire una nota ufficiale al primo ministro Manmohan Sing, motivando la mancata partecipazione alle celebrazioni della Giornata nazionale indiana con la volontà di manifestare l’indignazione e la sofferenza degli italiani.

Gestione cookie