Martino Scialpi e quel 13 mai ricevuto

TARANTO – ''Da 30 anni inseguo una vincita che doveva cambiarmi la vita e che alla fine me l'ha rovinata. C'e' una sentenza del Tribunale di Taranto che ha attestato l'autenticita' della schedina. Mi devono pagare, e' un mio diritto''. Martino Scialpi, il commerciante di Martina Franca a cui viene negata dal 1981 una vincita al Totocalcio di oltre un miliardo di lire, intende proseguire la sua battaglia legale. Ora che il Tribunale civile di Roma ha avviato il procedimento nei confronti dei vertici del Coni, puo' tornare a sperare nel risarcimento danni, ma lo scommettitore non nasconde di avere grosse difficolta' economiche. ''Ho speso – racconta – piu' di 400 mila euro, guadagnati con umile lavoro di commerciante in aree pubbliche, in perizie, spese legali, fotocopie, viaggi per seguire in mezza Italia le decine di cause contro il Coni, che continua a non adempiere ai suoi doveri al solo fine di non corrispondere la vincita. Se il Tribunale, come gia' dimostrano le carte, consacrera' il fatto che la ricevitoria era abusiva, scatteranno le responsabilita' civili e penali dei singoli soggetti che hanno avuto un ruolo in questa vicenda''. Scialpi fa presente di essersi separato dalla moglie nel gennaio del 2008 e di non avere nemmeno i soldi ''per pagare il mensile fissato dal Tribunale''. ''Anche la mia nuova compagna – aggiunge – ha impegnato tutti i suoi risparmi per aiutarmi e ora mi ritrovo senza soldi, senza lavoro e con migliaia di euro da pagare. Lo Stato deve risarcirmi''.

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