Mastella protesta all’Europarlamento per la diaria/ “Una miseria questi 290 euro”. Per la prima volta a Strasburgo gli stipendi sono uguali per tutti. “Questi non sanno quanto si prende a Montecitorio”

Pubblicato il 15 Luglio 2009 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA

«Una diaria di 290 euro! ‘Sta miseria. Non ci si sta dentro. Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano».

Clemente Mastella esterna il suo disappunto per le nuove «durezze» a cui sono sottoposti i 736 eurodeputati. «Si prende meno che in Italia». Lo urla in ascensore, sventolando furioso le carte che via via gli porgono i suoi assistenti. Studia i chilometraggi.
Per albergo e vitto la Ue paga ai deputati 295 euro al giorno. Più una correzione legata alla durata del viaggio e alla distanza fra casa e aeroporto (tre euro al chilometro). Fino a questa legislatura gli euro erano 250: l’aumento è legato alla nuova normativa scattata all’Europarlamento. Da quest’anno tutti i deputati guadagnano uguale: 7.666,31 lordi al mese, indicizzati sull’inflazione. Al netto, sono 5.700 euro. Con pensione dopo cinque anni, finito il mandato. Finora invece gli stipendi erano equiparati a quelli dei parlamentari nazionali: gli italiani erano i Paperoni e adesso prendono meno; ma per lituani, bulgari, e molti altri è una pacchia.

Nel conto, poi, ci sono 4.402 euro al mese per spese generali: vere o no, non si deve dimostrare nulla. Solo essere presenti in aula almeno sette volte all’anno. Altri 17.570 euro mensili, invece, sono per l’indennità di segreteria: stipendi e spese degli assistenti scelti dal deputato. Finora anche questa cifra era intascata senza ricevute, magari per collaboratori condivisi fra deputati.


I biglietti aerei per la prima volta non sono rimborsati a forfait: i rimborsi di business class per biglietti low cost o per viaggi di gruppo in auto erano prassi diffusa. Così ora è obbligatoria la ricevuta. Idem per la benzina: 0,49 euro al km.