Sergio Mattarella, era atteso il tradizionale discorso di fine anno del Presidente. Perché i tempi sono quello che sono, viviamo un passaggio epocale attraversato da tragedie e speranze, di sbandamenti culturali, sociali, ideologici.
Che futuro ci attende? Ci servono punti di riferimento credibili, opinioni illuminanti, parole di orientamento e fiducia. E il capo dello Stato è un saggio da ascoltare se non altro per la sua lunga navigazione, in mari anche tempestosi. E gli italiani in massa si sono incollati alla tivù prima di abbordare il cenone di San Silvestro.
UN DISCORSO DI 16 MINUTI
Dal Quirinale, la sede romana della Presidenza della Repubblica, in piedi davanti ad un albero di Natale addobbato e alle bandiere di Italia e UE, Sergio Mattarella, come di consueto, ha trattato gli eventi e i temi principali dell’anno appena concluso.
In poco più di un quarto d’ora. Ha cominciato parlando non dell’Italia, ma della difficile situazione internazionale e soprattutto delle 2 guerre in corso, in Ucraina e nella Striscia di Gaza: ”Il rischio, concreto, è di abituarsi a questo orrore. Altri morti di civili, donne, bambini”.
Ha quindi criticato l’invasione russa che vuole “sottomettere e annettere l’Ucraina”. Ha inoltre condannato l’attacco del gruppo radicale palestinese Hamas contro Israele dello scorso 7 ottobre, ma ha anche criticato la dura reazione militare del governo israeliano che sta provocando “migliaia di vittime civili costringendo centinaia di migliaia di palestinesi che abitano nella Striscia ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti”.
IN DIFESA DELLE DONNE
Ha poi parlato della violenza sulle donne, un tema di cui si è molto discusso negli ultimi mesi a causa dei numerosi femminicidi avvenuti nel corso del 2023. Ha detto: ”L’amore non è egoismo, possesso, dominio, malinteso orgoglio. L’amore, quello vero, è ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità.”
Ha poi citato altre grosse questioni come la mancanza di lavoro adeguatamente retribuito, le lunghe liste di attesa negli ospedali, il problema della evasione fiscale, la crisi ambientale e quella migratoria. Ha ricordato anche alcuni comportamenti virtuosi tra cui le tante iniziative di aiuto attivate in seguito alla alluvione in Emilia Romagna dello scorso maggio e le manifestazioni contro la violenza sulle donne.
TECNOLOGIA E PROGRESSO INARRESTABILE
Mattarella ha anche parlato del progresso inarrestabile causato dalla intelligenza artificiale destinata a cambiare le nostre abitudini in molti ambienti. Ha detto che ci troviamo “ all’inizio del terzo millennio, ma che dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana”.
CULTURA DELLA PACE
È piaciuto molto il passaggio sulla “ cultura della pace”. Il nono discorso di capodanno ha colpito nel segno. Mattarella non a caso ha parlato subito di guerra:” È indispensabile fare spazio alla cultura della pace. Alla mentalità di pace.
Parlare di pace oggi non è astratto buonismo. Sappiamo che per porre fine alle guerre in corso non basta invocare la pace. Occorre che venga perseguita la volontà dei governi. Anzitutto, di quelli che hanno scatenato i conflitti “. Il capo dello Stato ha parlato anche di economia sottolineando come l’evasione fiscale ostacoli lo sviluppo dell’Italia. Non ha dimenticato i migranti.
LE REAZIONI POLITICHE
Condivisione totale, destra e sinistra. Giorgia Meloni si è congratulata con una telefonata. Elly Schlein ha rapprezzato in modo particolare il passaggio sulla giustizia sociale, la pace e l’affermazione della democrazia. Conte ha definito il messaggio presidenziale “un inequivocabile stimolo a cambiare le cose”. Ok anche da Renzi, Salvini, Tajani e Fratoianni.