Melania, la famiglia Rea: "Basta con le ipotesi"

TERAMO – ''Sul piano tecnico significa che la procura non ha più bisogno di altro tempo per le indagini, per noi equivale a una richiesta di rinvio a giudizio''. Per l'avvocato Mauro Gionni che rappresenta i famigliari di Melania Rea, ''l'indagine di Teramo ci dice che ci sono ancora più elementi, e non solo ipotesi accusatorie, nei confronti di Parolisi''.

La decisione della procura teramana di chiedere il giudizio abbreviato nei confronti dell'ex caporalmaggiore dell'Esercito accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea, ''è un segnale positivo sulla strada della definizione della vicenda e nei confronti dell'indagato che vede accolta una sua richiesta di essere processato in tempi brevi''.

L'avvocato – che anticipa la costituzione di parte civile nell'eventuale dibattimento, dei genitori e del fratello di Melania Rea (quella della piccola figlia della coppia spetta al giudice tutelare) – sottolinea che ''con il processo finalmente anche noi diventeremo attori della vicenda, parte integrante dello sviluppo del dibattimento''.

Sul piano strettamente tecnico-procedurale, il dibattimento potrebbe svolgersi anche entro un mese dalla decisione del gip sulla richiesta avanzata oggi dalla procura e in assenza di richiesta, da parte della difesa di Parolisi, di usufruire di riti alternativi quale ad esempio il giudizio abbreviato. Tale istanza va presentata entro 15 giorni dalla notifica della decisione di accoglimento del giudizio immediato da parte del gip.

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