'Metodo Woodcock': Csm archivia fascicolo

ROMA – ''Non ci sono provvedimenti di competenza del Consiglio da adottare'': con questa motivazione il plenum del Csm ha archiviato il fascicolo che era stato aperto sul pm di Napoli Henry John Woodcock, o meglio su quello che l'ex consigliere Matteo Brigandi' aveva definito il ''metodo'' di indagine del magistrato: l' avvio di inchieste di forte impatto che poi, pero',''si risolvono nel nulla''. Era stato proprio il leghista Brigandi', il primo consigliere del Csm a decadere dall'incarico per non essersi dimesso per tempo dal ruolo di amministratore della Fin Group, a sollecitare l'intervento di Palazzo dei Marescialli contro il pm e a tutela della ''credibilita' della funzione giudiziaria'': ''il 'metodo Woodcock' e' lesivo del prestigio della magistratura e ne delegittima le funzioni di fronte ai cittadini'', aveva sostenuto nella sua richiesta al Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli. Un'iniziativa che non aveva turbato il magistrato: ''un 'metodo Woodcock'? Non so cosa sia, io applico la legge'' aveva commentato allora il pm, che ha a lungo lavorato a Potenza e che e' stato titolare di inchieste eclatanti, tra cui quella su Vallettopoli che ha coinvolto il fotografo Fabrizio Corona, quella su una truffa basata sui videogiochi che ha portato in carcere Vittorio Emanuele di Savoia, e da ultimo quella sui presunti dossier del Giornale contro la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. La richiesta della Prima Commissione di chiudere il caso perche' non ci sono gli estremi per un intervento del Csm, e' stata approvata de plano senza nemmeno un dibattito.

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