Migranti senza sosta, continuano gli sbarchi. Capodanno a Genova con la Open Arms, martedi a Ravenna con la Geo Barents, Ong di Medici senza frontiere.
In tutto altri 400 persone che la Croce Rossa italiana è chiamata a gestire al meglio delle sua possibilità. Migranti partiti dalla Tunisia e “targati” Bangladesh,Sudan, Pakistan, Siria. A questi vanno aggiunti i 244 naufraghi giunti a San Silvestro a Bari.
Il bilancio del 2023 si è chiuso con un aumento del 50% di migranti sbarcati rispetto all’anno precedente. Dati forniti dal Viminale: quest’anno le persone che hanno raggiunto il nostro Paese sono state 155.754 ( oltre 17.000 i minori stranieri non accompagnati).
Nel 2022 le persone sbarcate erano 103.846; il picco di sbarchi (25.673) e’ stato raggiunto in agosto. Sui numeri ha sicuramente influito la crisi economica e politica in Tunisia che è diventata la rotta privilegiata per chi fugge dall’Africa.
Ma il governo italiano ha denunciato anche le strategie dei mercenari della Wagner (al soldo di Mosca) per esasperare il fenomeno migratorio. Cifre che nel 2024 si spera potranno ridurre il flusso dopo l’accordo raggiunto in Europa con un Patto che prevede una distribuzione più equa dei richiedenti asilo all’interno dei territori della Unione.
ANCHE FRONTEX IN AZIONE
Gli ultimi sbarchi a Lampedusa sono state operazioni di soccorso di Frontex che ha messo in salvo 79 persone su tre diverse imbarcazioni. Altre 13 sono giunte nel sud della Sardegna e alle autorità hanno dichiarato di essere tutti tunisini: tra loro 12 uomini e una donna privi di documenti d’identità e arrivati poco prima su una imbarcazione di fortuna.
IL MINISTRO PIANTEDOSI: ANCORA TROPPI SBARCHI
Il ministro degli Interni Piantedosi ha parlato della collaborazione con le autorità tunisine e libiche, sottolineando che “ ha consentito di bloccare molte decine di migliaia di altri arrivi, 121.883 persone, un numero non molto lontano da quello delle persone arrivate e di arrestare centinaia di trafficanti.
Si, ancora troppi sbarchi, ma sarebbero potuti essere molti di più senza le misure adottate”. Il numero degli arrivi 2023, va detto, non ha coinciso con l’obiettivo delle politiche che il governo ha avviato in molteplici direzioni con il fine di contrastare e sconfiggere il traffico di esseri umani.
Ha spiegato in queste ore Piantedosi:” Comunque va detto che ne sarebbero arrivati ancor di più se non avessimo adottato le misure varate in questi mesi che hanno già dato risultati concreti”.
Nella agenda Meloni, che si prepara ad assumere la presidenza italiana del G7, l’obiettivo primario restano gli sbarchi di migranti. È il punto numero uno per Roma insieme a quella rinnovata attenzione al Sud globale e all’Africa che è una delle questioni centrali per la regione e il cuore della politica estera italiana.