Milan, Galliani: "Troppo presto per il Calciomercato"

MILANO – ''Non vorrei celebrare cose che non sono accadute'': non vuole 'fughe in avanti' l'ad rossonero Adriano Galliani, al di la' della sua nota scaramanzia, e chiede invece alla squadra di restare concentrata sui due obiettivi della stagione, scudetto e Coppa Italia. Niente festeggiamenti anticipati quindi, al contrario di qualche giocatore, anche se la vittoria in campionato e' lontana un solo punto. ''Serve pazienza'', ribadisce piu' volte Galliani, durante e dopo la presentazione, oggi al Brand center di Adidas italia a Monza, della nuova maglia. ''Manca un punto e prima lo facciamo meglio e''', sospira. Magari gia' sabato sera a Roma contro i giallorossi, in modo da chiudere al piu' presto un campionato che vede il Milan vittorioso da cinque partite consecutive, evitando cosi' di ''fermarci sul piu' bello''. Gli scongiuri sono continui, tanto che anche quando parla dell'allenatore e del posto che gia' gli ha riservato nell' 'Olimpo' dei grandi tecnici del Milan, non puo' evitare di parlare al futuro. ''Mi auguro che Massimiliano diventi la sintesi di tre allenatori che hanno vinto al primo anno'', spiega Galliani, che colloca nel trittico Sacchi, Capello e Ancelotti (poi si ricorda anche dello scudetto di Zaccheroni). Un'investitura che sembra leggere una firma precisa sulla cavalcata vittoriosa dei rossoneri, ma che lo stesso Allegri ha rifiutato quando ieri, nel post partita, ha assicurato che ''sara' lo scudetto di tutti''. Il match di sabato contro Totti e soci vedra' il possibile rientro di Pato (''i medici mi dicono che dovremmo recuperarlo'', spera Galliani) e quello degli squalificati Van Bommel e Ibrahimovic. Proprio lo svedese fara' scuola in via Turati. La societa' infatti fara' firmare l'anno prossimo ai giocatori un regolamento per punire chi si fara' espellere per proteste. Un segnale alla squadra che va oltre le colpe imputate a un Ibra comunque guardato dai fischietti con una ''particolare severita''', tanto che anche Allegri, ieri, non ha mancato di scherzare sulla vicenda: ''Di sicuro contro la Roma recupereremo Ibra – ha ironizzato – a meno che non lo squalifichino in questa settimana''. Ma la concentrazione della squadra non dovra' terminare con l'eventuale conquista dello scudetto, perche' anche la Coppa Italia e' un obiettivo a cui in casa Milan tengono molto. Infatti i giocatori resteranno nella Capitale in ritiro per prepararsi ad affrontare la settimana seguente il Palermo e aggiudicarsi l'accesso alla finale. Lo 'stand by' imposto da Galliani riguarda anche la fisionomia della squadra per il prossimo anno. Quanto al mercato, infatti, ''se ne riparlera' il 23 o, ancora meglio, il 30 maggio, quando finiranno i nostri impegni''. Di certo c'e solo il ritorno alla tradizione nel design della maglia, a strisce strette come quelle del primo scudetto datato 1901. Rimangono gli apprezzamenti per Abbiati (''un'icona del Milan''), per un Abate ''migliorato tantissimo nella fase difensiva, per cui non andremo a rinforzarci in quel settore''; e per un Cassano ''che si e' comportato benissimo dentro e fuori il campo''. Per il resto e' tutto rimandato. Nuovi acquisti (Galliani ha solo espresso il proprio gradimento per la punta del Porto Hulk e ''per uno che gioca nel Barcellona'', ha scherzato) e rinnovi sono tutti di la' da venire. Una scelta, quella di rimandare i rinnovi a fine stagione, che e' stata accolta positivamente dagli interessati. Galliani per questo li ringrazia, assicurando che ''ad oggi nessuno dei nostri giocatori si e' accasato da altre parti''. .

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