Milano/ Bambino di nove anni trovato impiccato a Truccazzano, lo sfogo dello zio: “Andrea vittima degli sfottò dei bulli”

Forse non è stata la nota della maestra e nemmeno un gioco finito male a portare alla tragedia di Andrea, il bambino trovato impiccato dalla madre a Truccazzano d’Adda, nel milanese.

Lo zio, di 33 anni, avanza un’altra ipotesi, quella del bullismo: «Quella non era la prima nota e lui le prendeva sempre per colpa degli altri, che lo prendevano continuamente in giro». «Non so, forse perché era magro, con gli occhiali, forse perché era timido, però era continuamente bersagliato da scherzi da parte dei suoi compagni – dice Donato, il fratello della madre del bambino -, il problema è che gli altri erano più furbi e le maestre beccavano sempre lui».

Era l’ultimo giorno di scuola e probabilmente Andrea non ce la faceva più a essere continuamente «rimproverato per un’ ingiustizia». Dopo l’ennesimo rimprovero della maestra per la sua distrazione in classe, dovuta agli sfottò continui dei compagni, Andrea avrebbe alzato gli occhi al cielo, come segno di disapprovazione. Questo incauto gesto gli sarebbe costato la nota dell’insegnante, che non era la prima, secondo quanto racconta fra le lacrime lo zio. Il bambino è tornato a casa con un appunto sul diario: «Non è attento e non segue la lezione».

E anche se le vacanze erano ormai alle porte, la maestra non ha avuto alcuna clemenza. Proprio nella scuola di Andrea, la Fratelli Ferrandi, avevano organizzato da poco una giornata contro il bullismo.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie