Milano, due del Roof Crew scendono dal tetto

MILANO – Sono scesi due dei dieci antagonisti che da ieri mattina si sono rifugiati sul tetto di una palazzina occupata a Milano durante le fasi iniziali dello sgombero da parte delle forze dell'ordine. Si tratta di un ragazzo e una ragazza, accompagnati giu' dai vigili del fuoco alle prime ore del mattino per un malore della giovane. Gli altri otto rimangono ancora sul tetto della palazzina di via del Sarto, in zona Citta' Studi. Ai piedi dello stabile si riunira' nel pomeriggio un presidio di solidarieta' il cui appuntamento per le 18 e' stato rilanciato sui siti internet di riferimento dell'area antagonista. Intanto, il gruppo sul tetto, autoribattezzatosi 'Roof Crew', ha esposto le proprie ragioni con un comunicato in cui annuncia l'intenzione di non abbandonare la protesta e anzi di andare avanti ''a oltranza, granitici come mostruosi gargoyle, a difendere la nostra casa, il nostro rifugio comune, finche' le forze, quasi infinite, non ci abbandoneranno''. Nel testo, il drappello di antagonisti ricostruisce anche la storia della palazzina da loro occupata circa una settimana fa: ''Nate come abitazioni per gli ufficiali fascisti negli anni Venti, furono convertite a case popolari nel secondo dopoguerra. Ora l'Aler – scrivono – ne sta cacciando via gli abitanti rimasti per destinarle ad assegnatari di alto bordo, all'interno di un piano connesso ad Expo 2015 gestito da una holding della Regione''.

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