Milano, tangenti/ Spunta il nome di Paolo Maldini in un’inchiesta sulla corruzione nell’Agenzia delle Entrate. Avrebbe chiesto accertamenti a funzionario ora arrestato

Nell’inchiesta che ha portato oggi all’arresto di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Milano, accusato di corruzione e accesso abusivo a sistemi informatici della pubblica amministrazione, spunta anche il nome di Paolo Maldini, il difensore del Milan che da poco ha dato l’addio al calcio.

L’ex capitano rossonero sarebbe stato intercettato mentre chiedeva a Luciano Bressi, il funzionario arrestato per essersi introdotto abusivamente nel sistema informatico dell’Anagrafe tributaria con finalità ben diverse da quelle istituzionali, se era possibile fare una verifica fiscale su una persona, nell’ambito dell’operazione immobiliare in Toscana alla quale Maldini sarebbe stato intenzionato a partecipare.

«Visto che si tratta comunque di… si’ di un impegno economico abbastanza…», dice al telefono Maldini in una telefonata del 26 gennaio intercettata. Bressi: «Notevole». Maldini: «Si’… eh… volevo fare una piccola… verificare su su su Alessandro eh… Come si puo’ fare (…) Su di lui si puo’ fare una verifica eh… fiscale su di lui… Nel senso se ha avuto problemi con la giustizia ad esempio eh .. Oppure se ha avuto problemi con il fisco… ».

Il giudice di Milano Gloria Gambitta, che su richiesta del pm Paola Pirotta ha ordinato l’arresto per il funzionario dell’Agenzia delle Entrate, spiega che il caso di Paolo maldini ‘«e’ molto simile a quello che ha visto il coinvolgimento del dipendente di Milano Giuseppe Lomuti e il giornalista Davide De Zan». Lomuti, dipendente dell’Agenzia delle Entrate, fu arrestato un anno fa con l’accusa, tra l’altro, di aver fornito al giornalista sportivo di Mediaset Davide De Zan informazioni abusive sul trattamento economico riservato a Sandro Piccinini e Paolo Ziliani, altri giornalisti sportivi Mediaset. De Zan risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta.
Il giudice inserisce l’iniziativa dell’ex capitano del Milan nella «costituzione di una nuova societa’ operante nel settore edile-immobiliare» di cui l’ex calciatore voleva entrare a far parte. Maldini, stando al gip, spiega inoltre, nella telefonata, che intende svolgere «accertamenti di giustizia» («giustizia posso chiederla a qualcun altro» dice Maldini in una intercettazione). Parole che potrebbero costituire un preludio  all’iscrizione di Maldini nel registro degli indagati.

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