Replica stizzita del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, a chi lo ha fischiato durante gli Stati Generali delle Costruzioni alla Fiera di Roma, a quanto scrive La Repubblica.
Sacconi, nel suo intervento, stava criticando il Testo Unico sulla sicurezza scritto dal governo Prodi «a camere sciolte e in piena campagna elettorale senza – ha sottolineato il ministro di fronte alla platea di sindacati, costruttori e artigiani – nessun consenso di nessuna parte datoriale».
A quel punto sono partite le proteste di una parte della platea alle quali il ministro ha risposto secco: «Invito chi fischia a risparmiare ossigeno per il cervello. Noi abbiamo bisogno di tutta la nostra intelligenza per rendere effettive le disposizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro».
Successivamente Sacconi ha affermato che a fischiarlo era stata esclusivamente la Cgil: «Non ho diviso la platea. Nella platea c’era la Cgil. Come al solito ho il consenso di tutti ma non quello della Cgil».
Modifiche al Testo Unico sulla sicurezza sono in corso da parte del ministro e sono nel mirino soprattutto della Cgil che infatti le ha ripetutamente, invocando un ripensamento.