Moda, Armani: "Con Hooks è divorzio"

MILANO – Con un comunicato ufficiale la Giorgio Armani spa afferma che ''e' stato raggiunto un accordo con il sig.John Hooks per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Negli ultimi 18 mesi John Hooks ha ricoperto l'incarico di vicepresidente del gruppo, con un particolare focus sullo sviluppo delle attivita' strategiche. Giorgio Armani ringrazia John Hooks per la fattiva attivita' svolta nei lunghi anni di collaborazione, formulandogli i migliori auguri per il futuro''. Dal tono del comunicato, il cui parto e' peraltro durato almeno un intero pomeriggio, mentre la stampa premeva per una conferma ufficiale, non e' difficile capire che si tratta di un divorzio piuttosto traumatico. E' vero che Armani non ama essere lasciato: perfino quando i suoi pierre hanno preso altre strade per arricchire la proprio carriera (da Robert Triefus ad Isabelle Clavarino e ad Alice Bon) lui si e' offeso e non gliela ha perdonata. Ma in questo caso si tratta di qualcosa di piu': per ritrovare una analoga atmosfera bisogna tornare indietro al periodo che precedette l'arrivo di Hooks, e cioe' all'uscita di scena del precedente braccio destro di Giorgio Armani, ovvero Giuseppe Brusone, che allora era direttore generale. Brusone aveva in mente una strategia per il gruppo Armani che probabilmente riguardava l'ingresso di un grosso gruppo come Lvmh. Anche Paolo Fontanelli, chief financial officer arrivato quasi insieme con Hooks, e' uscito alcuni anni dopo non senza aver prima molto insistito su un riassetto che poteva comprendere l'ingresso in borsa. Con questi precedenti, confermati dal tono del comunicato, deve esserci stata una divergenza strategica tra Armani e Hooks.

Gestione cookie