Montella: Catania-Roma è sfida Champions

ROMA – ''Dopo la sconfitta in rimonta in casa del Genoa (che provoco' le dimissioni di Ranieri, ndr) credo che tutti avrebbero firmato, anche i tifosi, per essere ancor in lotta per l'accesso alla Champions a due giornate dalla fine. Questo non toglie che probabilmente potevamo fare anche qualche cosa in piu', ma anche in meno viste le circostanze del momento''. Alla vigilia della trasferta di Catania, Vincenzo Montella torna a sottolineare il cammino della Roma in campionato dal suo arrivo in panchina. Il tecnico, che per la sfida del Massimino ha convocato sia Pizarro che Vucinic (entrambi pero' restano in forte dubbio visto che oggi non si sono allenati, ndr), ha poi risposto in maniera un po' seccata alle continue domande dei giornalisti sul proprio futuro: ''Siamo a poco piu' di una settimana dalla fine del campionato, ci giochiamo l'accesso alla Champions League e non voglio che si parli solo di questo. Parliamo della partita di Catania perche' dalla gara di domani passa il nostro eventuale accesso in Champions. Va bene parlare di futuro, ma parliamo che di presente''. In realta', Montella ha voluto sottolienare che sulla sua eventuale riconferma non dovrebbero pesare la giovane eta' e i rapporti con lo spogliatoio. ''Per quanto riguarda il mio futuro vedremo cosa succedera' tra un paio di settimane. Se mi manca l'esperienza per fare l'allenatore della Roma? Sinceramente questo sarebbe un discorso piu' ampio, che prescinde anche dal calcio, perche' in generale si punta sempre molto poco sui giovani – le parole dell'ex Aeroplanino -. Non potrei restare perche' sarei troppo amico dello spogliatoio? Da quando sono arrivato nessun giocatore mi ha mai chiesto nulla. Tutte le scelte sono state fatte da me, al di la' di quello che qualcuno puo' pensare, e ricordo che Totti alla prima a Bologna stava in panchina, cosi' come nella sfida decisiva di Donetsk. Poi con le prestazioni si e' conquistato il posto. Si puo' parlare di tutto e del contrario di tutto, ma la realta' e' un'altra. Non credo comunque che chi fa calcio valuti un allenatore per l'amicizia con lo spogliatoio''.

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