Napolitano a Gerusalemme: vedrà Peres, Netanyahu, Abbas

ROMA 13 MAG Il presidente del – ROMA, 13 MAG – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sara' da domani sera a Gerusalemme per una visita ufficiale di due giorni nello Stato di Israele. Domenica incontrera' il presidente della Repubblica Simon Peres e il primo ministro Benjiamin Netanyahu e ritirera' il prestigioso premio ''Dan Davis'' che gli e' stato assegnato nel 2010 per il suo contributo alla tolleranza e all'avanzamento della democrazia. Lunedi' il Capo dello Stato si rechera' a Betlemme per incontrare il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmud Abbas. In serata, a Gerusalemme, visitera' il Tempio Italiano e la Sinagoga e la mostra ''Da Garibaldi a Herzl''. La precedente visita di Napolitano a Israele risale a novembre 2008. Quella attuale cade in un momento di speranza per la ancora incerta ripresa, dopo quattro anni di gelo, del dialogo interpalestinese, a seguito dei recenti colloqui al Cairo fra Hamas e Fatah, che dovrebbero portare alla riconciliazione e al ritorno di una strategia comune di Ramallah e Gaza per la nascita dello Stato Palestinese: una prospettiva auspicata dall'Italia e dal presidente Napolitano. A Israele c'e' attesa inoltre per il discorso di Barack Obama sul Medio Oriente, annunciato per la prossima settimana, e che terra' conto della nuova situazione che si e' determinata con le rivolte in Egitto, Tunisia e Algeria e in altri paesi dell'area. Il programma di Napolitano e' molto intenso. Lunedi' mattina l'incontro con Peres, al Palazzo Presidenziale. Nel pomeriggio il colloquio con il premier Netanyahu. Seguira' in serata, all'universita' di Tel Aviv, la cerimonia solenne per la consegna del premio Dan Davis. Il premio, alla carriera, prevede una borsa di un milione di dollari. E' stato conferito a Napolitano nel 2010 in segno di riconoscimento per la sua storica iniziativa all'interno del PCI per il distacco del partito dall'influenza di Mosca, l'accettazione dell'Alleanza Atlantica e l'avvicinamento alle posizioni europeiste, per il suo coraggio e la sua integrita' intellettuale che hanno contribuito a guarire le ferite della Guerra Fredda in Europa. ''Nel clima attuale un po' caotico della politica italiana, egli si erge – si legge nella motivazione – come un faro di ragionevolezza, moderazione, difesa dei valori democratici e di tolleranza, come una figura ammirata e rispettata dai membri di tutte le parti''. .

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