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Natale di luci e ombre: droni kamikaze su Kiev, attacchi di Israele a Gaza, protesta della opposizione a Belgrado

Natale di luci ed ombre. Pioggia di droni kamikaze russi su Kiev, attacchi di Israele a Gaza, continui attacchi di Hezbollan su Israele (80  mila sfollati, l’Alta Galilea deserta).

Alzato da Tel Aviv lo stato di allerta al confine con il Libano.

VIOLENTI SCONTRI A BELGRADO
Per fortuna si è conclusa nella notte di Natale la protesta violenta della opposizione, i cui sostenitori avevano assediato per ore la sede del municipio cercando a più riprese di penetrare all’interno dell’edificio.

Si è temuto un bagno di sangue. La manifestazione antigovernativa è durata giorni. Una protesta per denunciare i presunti brogli nelle elezioni parlamentari e amministrative del 17 dicembre scorso.

Il raduno era degenerato e molti manifestanti hanno cercato di oltrepassare le recinzioni e penetrare con la forza nell’edificio.

È seguito un fitto lancio di uova, bottiglie di plastica, pomodori e altri oggetti. La polizia ha fatto uso di lacrimogeni nel tentativo di disperdere i gruppi dei facinorosi.

Almeno 35 dimostranti violenti sono stati arrestati, diversi agenti di polizia sono rimasti feriti. Ciò che è accaduto nella notte a Belgrado può essere paragonato alla rivolta del Majdan del 2014 a Kiev, cominciata anche allora con le proteste antigovernative nella piazza centrale della capitale ucraina.

LA MOGLIE DI NETANYAU HA SCRITTO AL PAPA
Sarah Netanyau, la moglie del premier israeliano, ha scritto una lettera a Papa Francesco chiedendo il “personale intervento per la situazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas a Gaza”.

Sarah ha scritto:” Sua Santità, le chiedo un suo personale intervento in questo tema. La prego di usare la Sua influenza per chiedere il rilascio senza condizioni e senza indugio. Le chiedo anche di fare appello alla Croce Rossa di visitare tutti gli ostaggi e consegnare loro medicine vitali. Il Suo intervento potrebbe far pendere l’ago della bilancia e salvare vite preziose”.

MA ISRAELE NON SI FERMA
Lo ha ripetuto Bibi. Anzi. Ha detto proprio nella notte di Betlemme: ”Stiamo intensificando la guerra a Gaza. Continueremo a combattere fino alla vittoria finale su Hamas”. L’ultimo raid sul  campo profughi di al-Maghazi è costato 70 morti.

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