La morte viaggia sul trattore. Almeno negli ultimi due mesi, infatti, è proprio la macchina agricola ad essere il mezzo più pericoloso da condurre sulle nostre strade. A rilevarlo, un’indagine dell’ Osservatorio il Centauro-Asaps (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale), che fornisce numeri decisamente preoccupanti. Solo negli ultimi due mesi, tra il 1 maggio ed il 30 giugno, infatti, sono 46 le vittime, comprese tre donne ed un bambino, e 20 feriti.
Di tutti gli incidenti, il 73%, sono avvenuti in aree agricole. Una vera e propria mattanza con il ritmo di un decesso ogni 32 ore. Secondo l’associazione Amici della Polstrada si tratta di un bilancio parziale ricavato solo dagli incidenti riportati sulla stampa.
La regione con il bilancio più grave è Emilia-Romagna con 11 incidenti mortali seguita da Piemonte, Veneto e Campania con 5 e Abruzzo e Puglia con 4.
Per Giordano Biserni, presidente Asaps, le cifre danno una chiara idea del fenomeno: «In aprile e maggio nell’intera rete autostradale italiana, dove circolano milioni di veicoli al giorno con percorrenze di centinaia di milioni di chilometri, si sono contate in totale 38 vittime». Di trattori, invece, ne viaggiano poche centinaia. Quindi, sembra molto più pericoloso viaggiare con i trattori sui campi (40 Km orari la velocità massima) che in autostrada.
Secondo l’Asaps, il boom di vittime del trattore è il sintomo di un anomalia nel sistema. L’organizzazione, infatti, teme che le cause possano essere legate anche a un’esasperazione di tempi e modalità del lavoro agricolo.
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