NOBEL PER LA FISICA: GLI ITALIANI, ”CI HANNO RUBATO IL PREMIO”

Cabibbo_nicola_2 C’è amarezza, in Italia, per la notizia dell’attribuzione del Nobel per la Fisica a ricerche nelle quali gli studiosi premiati oggi hanno giocato un ruolo importante, ma il cui vero padre è stato l’italiano Nicola Cabibbo.

«Sono lieto – dichiara il presidente dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Roberto Petronzio – che il premio Nobel sia stato attribuito a questo settore della fisica che sta avendo sempre più attenzione da tutto il mondo e dal quale ci aspettiamo fondamentali scoperte che aumenteranno la nostra comprensione sull’Universo». «Tuttavia – rileva – non posso nascondere che questa particolare attribuzione mi riempie di amarezza».

Kobayashi e Maskawa – osserva ancora Petronzio – «hanno come unico merito la generalizzazione, peraltro semplice, di un’idea centrale la cui paternità è da attribuire al fisico italiano Nicola Cabibbo che, in modo autonomo e pionieristico, ha compreso il meccanismo del fenomeno del mescolamento dei quark, poi facilmente generalizzato dai due fisici premiati». In pratica, si è trattato di uno scippo. «Il contributo di Nambu, d’altra parte – aggiunge il presidente dell’Infn – è fondamentale per la fisica delle particelle e i suoi lavori sulla rottura spontanea di simmetria sono uno dei pilastri dell’attuale Modello Standard».

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