Noemi, Barbara, le veline/ New York Times: Le donne attaccano l’immagine sessista sui media italiani

S’intitola “Woman take on sexist image in Italian media” ed è a firma della corrispondente  del New York Times Elisabetta Povoledo, un’ampia inchiesta dedicata allo sdegno delle donne italiane in merito al ruolo che ha assunto la propria immagine negli ultimi tempi. Tempi in cui, se si è belli, o meglio “belle” si può arrivare perfino al Parlamento europeo, come nel caso dell’ex letteronza Barbara Matera, che rende discutibili le smentite del premier dall’accusa di inserire showgirl nel mondo politico.

Nell’inchiesta “Le donne attaccano l’immagine sessista sui media italiani” viene ampiamente citato il documentario “Il Corpo delle Donne” di Lorella Zanardo, che ha visionato centinaia di ore di show televisivi, sia della Rai che di Mediaset commentando: «Un’esperienza terribile, non credevo di vedere tanta umiliazione». «Se mettessimo un uomo nero nella stessa situazione – ha proseguito la Zanardo –  la gente scenderebbe in strada per protestare, ma con le donne non c’è lo stesso coinvolgimento».

Altra fonte dell’articolo della Povoledo è il libro “Appena ho 18 anni mi rifaccio“, in cui Cristina Sivieri Tagliabue ha realizzato una vera e propria inchiesta giornalistica sul mondo di genitori in rapporto ad adolescenti ossessionate dall’aspetto fisico. «In Italia – afferma l’autrice – domina il culto del corpo, la gente pensa che sia quello che serve per fare strada». E come dare torto alla gente, alla luce degli ultimi fatti?

«Ho sentito i commenti di visitatori stranieri sorpresi per il numero di canali pornografici in Italia  e devo dire loro che in realtà sono trasmessi dalla tv pubblica e da Mediaset», dice Loredana Lipperini, che nel 2007 ha scritto “Ancora dalla parte delle bambine“. Tutti i media, non solo la Tv, perfino le riviste per teenager, bombardano col concetto della bellezza come modello vincente.

Il New York Times ricorda che nella classifica sul divario di genere redatta dal World Economic Forum, l’Italia è all’84.mo posto su 128, il risultato peggiore d’Europa. «La protesta sta crescendo», sottolinea Povoledo, citando la petizione contro la commercializzazione della donna lanciata il 2 giugno da un gruppo prestigioso di donne. Inoltre, «Poiché Berlusconi ha tanto potere sui media italiani, la discussione del tema assume inevitabilmente toni politici», nota il New York Times.

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