NON GUARDARE E NON TOCCARE

di Archangel

Ora mi pare che si stia davvero esagerando. Dieci giorni di arresto e una multa di quaranta euro. È questa la condanna decisa dal giudice Paolo Salvatore per un trentenne di Mandello del Lario (Lecco). L’accusa? Aver guardato con troppa insistenza una donna che si trovava nello stesso scompartimento del treno. Stando alla denuncia della diretta interessata, una signora 55enne, quegli sguardi sarebbero stati così insistenti e impertinenti da costituire una molestia. L’imputato si è difeso sostenendo di non aver potuto fare a meno di guardarla, per la posizione in cui si trovava e per il posto occupato. Il giudice alla fine ha deciso per una condanna, quasi simbolica, in quanto la pena rientra nell’indulto, ma l’imputato è apparso deciso a insistere per vedere riconosciuta la sua buona fede e la sua difesa ha annunciato appello. Lo scorso marzo i tremila dipendenti della Regione Puglia (ma presto anche nel resto d’Italia) sono stati avvisati: fare il macho con la collega che non ti considera o fare l’occhietto per indurre il capo irreprensibile a piu’ miti consigli può costare caro. È infatti entrato in vigore ed e’ stato affisso in ogni ufficio il codice di condotta per la prevenzione di molestie sessuali, discriminazioni e mobbing. E fin qui va bene, perche’ le sanzioni, fino al licenziamento, colpiscono atti reprensibili come pizzicotti, pacche su sedere, carezze, discorsi allusivi e via dicendo. Ma c’e’ una misura in tutte le cose e ci pare che il codice pugliese l’abbia superata quando stabilisce che ”molestia” compie anche chi indugia con lo sguardo sul vicino di computer. Insomma ”uno sguardo insistente” rivolto alla collega (o al collega) puo’ essere molto pericoloso. Accidenti, vedersela con le donne sta diventando sempre piu’ difficile e soprattutto piu’ pericoloso. C’era una volta quando al passaggio di una bella donna per strada un uomo poteva voltarsi e magare farle un fischio di ammirazione. Ragazzi, attenzione, non passera’ molto tempo che anche questo sara’ considerato un reato. Ricordate il detto ”guardare ma non toccare?” Beh, tra poco si trasformera’ in ”non guardare e non toccare”. Nella mia esperienza mi era parso di capire che una bella donna fosse in qualche modo lusingata dagli sguardi degli uomini, ma ora i tempi sono cambiati. Una cosa pero’ mi incuriosisce: se le donne non vogliono piu’ essere guardate, perche’ vanno in giro agghindate in jeans con vita ad altezza del pube e camicette che lasciano quasi poco o nulla all’immaginazione? Se non vogliono essere guardate perche’ diavolo non indossano il burqa? Il poveretto sul treno si e’ visto affibbiare 10 giorni di prigione. Ora, l’altra notte, in pieno centro di Milano, un egiziano ha violentato sul cofano di una macchina una studentessa americana di 21 anni. Se e’ vero che la pena deve essere commisurata al reato, il giudice che ha condannato il passeggero del treno a 10 giorni di carcere per aver guardato (va bene, va bene, insistentemente) la compagna di viaggio, cosa dovrebbe fare nei confronti del violentatore egiziano? Come minimo dargli l’ergastolo. E invece sapete cosa succedera’? Succedera’ che l’egiziano (arrestato) tornera’ uccel di bosco prima che la prossima vittima abbia il tempo di gridare: ”Aiuto! Mi stanno violentando!”.

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