Nouriel Roubini è pessimista: “L’economia mondiale rischia una seconda battuta d’arresto”

«Nonostante i segnali di ripresa l’economia mondiale rischia una seconda battuta d’arresto». Lo scrive l’economista Nouriel Roubini sull’autorevole Financial Times.

L’economia globale sta iniziando a uscire dalla peggior recessione e crisi finanziaria dalla Grande Depressione del 1929. Dopo i dati negativi del Pil nel corso del 2008 e 2009, i policymakers hanno iniziato a usare più potere e a vigilare sulle operazioni delle banche. «Adesso –  spiega  Roubini  – ci sono due interrogativi aperti: quando finirà la recessione globale? In che forma avverrà la ripresa?».

Roubini sottolinea che in molti paesi con economie avanzate, come Stati Uniti, Inghilterra, Italia e altri stati dell’Eurozona, la recessione non sarà completamente finita prima della fine del 2009. Altrove, come in Australia, Germania e Francia, la ripresa è già iniziata.

«Per quanto riguarda la ripresa, ci sono due teorie differenti – sottolinea Roubini – Ci sono quelli che credono in una ripresa a V, con un rapido ritorno alla crescita. Poi ci sono i più pessimisti, come me, che credono più plausibile una ripresa a U, anemica e sotto tono per almeno 2 anni».

Ci sono molti argomenti a favore della ripresa a U. Ad esempio, l’occupazione sta scendendo bruscamente negli Stati Uniti. E in altri paesi il tasso di disoccupazione sarà sopra il 10% nel 2010. «Questa non è una buona notizia per la domanda e le perdite delle banche», conclude Roubini.

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